In occasione della settimana mondiale delle vaccinazioni, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) la Società Italiana di Pediatria lancia il decalogo “antibufale” per smentire i più comuni falsi miti sui vaccini, un’iniziativa volta a contrastare, attraverso la corretta informazione, il calo delle coperture vaccinali.
Il decalogo sarà distribuito in forma di manifesto (scaricalo qui) ai 10 mila pediatri associati alla SIP affinché venga esposto negli studi e negli ambulatori pediatrici a disposizione delle famiglie.
“Il più comune falso mito è credere che le malattie infettive siano scomparse e che i vaccini siano inutili. Al contrario il calo delle vaccinazioni sta facendo riemergere malattie che credevamo debellate, come la pertosse e la difterite”, afferma il Presidente SIP Giovanni Corsello.
Il decalogo è frutto del lavoro di un gruppo di esperti e rappresenta la prosecuzione di un percorso avviato a novembre dello scorso anno in occasioni degli Stati Generali della Pediatria.
1- I vaccini contengono ingredienti e additivi pericolosi – FALSO
I vaccini, come tutte le preparazioni, sono composti da molti elementi. Oltre all’antigene ‒ cioè il principio attivo ‒ che solitamente è un microorganismo (virus o batterio) attenuato o inattivato, sono presenti un liquido di sospensione (spesso acqua distillata sterile o soluzione fisiologica sterile) e conservanti (generalmente sali di Alluminio, i quali vengono utilizzati anche come adiuvanti). L’uso di conservanti a base di mercurio (timerosal) è stato completamente abbandonato nel 2002, sia per l’attenzione mediatica esplosa in quel periodo su basi poi rivelatesi infondate, sia per la scomparsa di vaccini in confezione multidose per i quali era utilizzato. Sono presenti anche stabilizzanti come albumina e gelatina, e infine antibiotici, utilizzati in dosi molto basse per prevenire la crescita batterica: i più utilizzati sono la neomicina, la kanamicina e la streptomicina (altri antibiotici a maggior rischio di allergia non sono utilizzati). Tutte queste sostanze sono presenti in quantità minimali e nella stragrande maggioranza dei casi non costituiscono alcun problema per la salute. Saltuariamente si possono verificare reazioni allergiche locali delle quali il professionista sanitario informerà prima della somministrazione.
2- Le malattie infettive stavano già scomparendo prima dell’introduzione dei vaccini – FALSO
Chi nega il ruolo predominante delle vaccinazioni nel controllo di molte malattie infettive afferma che queste siano scomparse o ridotte per le migliorate condizioni economiche e sanitarie. In realtà non è così. Un esempio per tutti: la poliomielite è sempre esistita ed epidemie si sono verificate, per esempio, in Europa anche negli anni ’50-’60 in un periodo di radicale miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. È solo dopo l’introduzione su vasta scala del vaccino anti-polio negli anni ’60 che si è assistito alla scomparsa della patologia.
3- I vaccini non sono efficaci! Non proteggono il 100% dei vaccinati – FALSO
Proprio perché i vaccini non hanno un’efficacia del 100% bisogna avere e mantenere percentuali di coperture vaccinali sempre alte. In tale modo, con l’associazione degli eventuali richiami vaccinali previsti nel corso della vita, è possibile avere un numero sempre maggiore di soggetti immunizzati, che impediranno agli specifici virus e batteri di trasmettere malattie infettive, anche alle persone che non hanno risposto in maniera efficace ai vaccini. Questa condizione viene definita con il nome di “immunità di gregge”. Bisogna tenere presente che anche alcune malattie infettive, come ad esempio la pertosse, non conferiscono una protezione per tutta la vita, per cui è sempre preferibile proteggersi con la vaccinazione, in maniera tale da avere sempre elevati livelli di protezione e acquisire sempre più la consapevolezza dei reali benefici della vaccinazione.
A tutt’oggi dai tantissimi studi scientifici effettuati non emerge alcun dato su possibile nesso di causalità tra vaccini ed autismo. L’unico studio che riportava un legame causale fra vaccino contro morbillo-parotide-rosolia e autismo si è rivelato gravemente fallace, al punto che lo stesso autore dello studio, un medico britannico, nel maggio 2010 è stato radiato dall’Ordine professionale mentre il suo studio è stato ritrattato dalla prestigiosa rivista su cui era stato pubblicato. Anche se questa triste storia è stata utilizzata in maniera speculativa da parte degli antivaccinatori, recentemente c’è stata una netta presa di posizione finanche dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che in uno specifico documento a domande-risposte sui disturbi autistici ribadisce che “i dati epidemiologici disponibili non mostrano alcuna evidenza di un legame tra vaccino MPR e disordini dello spettro autistico”, come pure “non esiste evidenza che qualunque altro vaccino pediatrico possa aumentare il rischio di questi disturbi” ed inoltre che revisioni commissionate dalla stessa OMS hanno concluso che “non esiste associazione tra l’impiego nei vaccini di conservanti come il timerosal e disturbi dello spettro autistico”.
5- Tutte le persone vaccinate contro l’influenza la prendono lo stesso – FALSO
L’influenza è una delle malattie infettive a maggior impatto sociale, poiché provoca ogni anno in Italia da 5 a 8 milioni di casi con circa 8.000 morti con e alti costi economici per la Sanità pubblica. La vaccinazione anti-influenzale è in grado di ridurre complicanze, ospedalizzazioni e morti. Si può contrarre l’influenza anche se si è vaccinati? Sì, è possibile per tre motivi: a) ci vogliono circa due settimane affinché la protezione generata dalla vaccinazione sia ottimale, e durante questo lasso di tempo è possibile contagiarsi. b) i virus dell’influenza mutano spesso e i ceppi contenuti nel vaccino sono scelti in febbraio; può quindi capitare che vi sia una leggera differenza tra i ceppi vaccinali e i virus in circolazione c) gli anziani rispondono meno bene alla vaccinazione nonostante, se la contraggono, i rischi di complicazioni siano nettamente ridotti. Dunque, qualche “fisiologico” caso di non efficacia del vaccino e qualche inevitabile episodio di “mismatch” (ossia la discrepanza tra la protezione offerta dal vaccino stagionale e gli antigeni circolanti) non tolgono all’attuale strategia della raccomandazione su larga scala un profilo di costo-efficacia che collocano la vaccinazione antinfluenzale tra una delle massime priorità nel campo della Sanità pubblica.
Chi ha scritto questo articolo è solo un corrotto che si è accorto che molti hanno scoperto la cruda verità sui vaccini e dunque cerca di recuperare dicendo fesserie su fesserie. Se volete la verità che ci nascondono andate su “vaccini omicidio di massa” e se volete ridere andate anche su ” vaccini Beppe grillo ” sappiate che non ci vogliono bene ma vogliono solo i soldi speculando sulle nostre malattie future che provocano i vaccini. Non credete a loro !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao. Non si tratta di “credere” come dici tu ma di avere la pazienza di documentarsi.
Per passione mi sono laureato in biologia molecolare e poi mi sono dottorato in bioscienze, e un po’ ho potuto anche documentarmi.
Non credo “a loro”, anche se non so chi siano questi loro secondo te.
E’ risaputo che la fobia dei vaccini è nata con un paper falso di un ex-medico inglese, mentre gli studi epidemiologici sui vaccini che fanno capire la loro sicurezza non si contano. Non si tratta di un argomento dibattuto o controverso: nessun collega mette in dubbio la sicurezza dei vaccini. E chi ha un po’ di memoria storica vede che oggi chi ha 4 figli tende a vederne crescere 4. Ai tempi dei miei bisnonni era normale vederne crescere 4 su 8 nati…
Era già prevedibile la qualità del commento dal numero di punti esclamativi che ha utilizzato alla fine di esso. Accusare persone che hanno dedicato la propria vita alla scienza e alla conoscenza per tutelare la salute della massa mi sembra un affronto non trascurabile. E’ molto più apprezzabile un commento come quello di Andrea T, che risulta essere una persona estremamente COMPETENTE, che offre la propria opinione oggettiva attingendo dai propri studi, piuttosto che trovare un complottista come lei che non fa altro che diffondere disinformazione e confusione su argomenti delicati. Le consiglio di informarsi su materiale attendibile. Arrivederci
P.S. Se per giunta mi cita Grillo come fonte, perde ogni credibilità già in partenza.
Bella iniziativa, peccato che chi crede alle bufale si documenterà solo su siti che non faranno altro che rimarcare le sue idee. Tutto il resto è visto come un complotto mondiale di forze oscure che bla bla bla… Questo è un aspetto (negativo) di internet: dare voce anche a chi non vuole avere senso critico, metter in dubbio le sue idee, documentarsi ecc. È un comportamento tipico: chi da retta alle voci che i vaccini fanno male tende a credere anche alle scie chimiche, al complotto lunare ecc.