Un morto e più di 10 incidenti gravi al mese in Italia, sono legati all’uso dei monopattini elettrici. Lo mostrano i dati di Asasps (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale dell’Osservatorio Monopattini), che entro settembre ha registrato 10 vittime, fra cui anche un pedone, e 131 sinistri. E la situazione va peggiorando: nel 2020 c’era stato solo un decesso. All’indomani dell’ennesimo episodio con un morto, un 48enne romano investito sulla Colombo, si riapre la riflessione sulla sostenibilità di questo mezzo di trasporto individuale, incentivato anche da lauto bonus governativo, e sulla necessita di una più stringente regolamentazione del suo uso. Se ne è parlato durante il convegno “Monopattino: libertà sì, ma non di farsi male”, organizzato dall’Asst Gaetano Pini-Cto di Milano.
Troppa velocità e inesperienza
Il rischio di incidenti in monopattino può aumentare a causa di vari fattori, fra cui il fatto che spesso si corre troppo o non si ha confidenza del mezzo. Più di un terzo dei casi, infatti, è da attribuire alla velocità eccessiva e all’inesperienza del primo uso. I dati emergono da un’analisi dell’Asst Gaetano Pini-Cto di Milano, basata sugli accessi al pronto soccorso presso l’ospedale, presentata durante il convegno.
In generale più del 14% degli incidenti a due ruote vedono coinvolti i monopattini. In 6 mesi la struttura dell’Asst Gaetano Pini-Cto ha preso in carico quasi 2000 pazienti con traumi da incidenti a bordo di veicoli a due ruote. Fra questi ben 288 riguardano monopattini. La percentuale di incidenti gravi, peraltro, è elevata: su 131 casi, in 41 (più del 30%) ci sono stati feriti ricoverati in prognosi riservata.
La micro-mobilità in monopattino conquista le città
Il problema è della massima attualità, dato che la micro-mobilità si sta espandendo ed è presente in varie regioni italiane. Le città dove ci sono stati decessi su monopattino sono Roma, Milano, Genova, Arezzo, Ravenna, Firenze e Sesto San Giovanni. Le ultime città dove sono stati avviati tali servizi sono Frosinone, Pomezia, Santa Maria Capua Vetere e Piombino. Mentre a Bologna è stato attivato un servizio senza il nullaosta della Giunta comunale. A Roma ci sono stati 3 incidenti con decesso, di cui l’ultimo risale al 30 novembre, fra un’auto e un monopattino. Lo scontro è avvenuto in via Cesare Federici, all’intersezione con via Cristoforo Colombo e la dinamica è in corso di accertamento. Dal 1° dicembre a Firenze (e anche a Novara, sempre in dicembre) il casco è obbligatorio anche per i monopattini (mentre al momento è confermato a livello nazionale solo per i minorenni).
A Roma l’assessorato alla Mobilità del Campidoglio sta preparando un regolamento per evitare altri incidenti mortali. Qui l’obbligo potrebbe arrivare dall’inizio del 2022 e l’uso del mezzo potrebbe essere vietato su strade ad alto scorrimento, come la Colombo. Ad esempio, i monopattini non potranno transitare sulla Colombo e sulla Pontina, su corso Francia e sul lungotevere.
La micro-mobilità ha bisogno di educazione
Oltre alla regolamentazione con obblighi e divieti, anche l’attenzione del singolo deve essere elevata. “Anche l’utilizzo di protezioni a mani e polsi potrebbe essere utile”, sottolinea Pietro Randelli, direttore del Comitato scientifico dell’Asst Gaetano Pini–Cto. “Sarebbe meglio fare delle prove in un ambiente tutelato, prima di lanciarsi “È importante un’educazione maggiore all’utilizzo del mezzo dopo ‘test drive‘ e tutorials”, commenta poi l’esperto. “Inoltre, un attento controllo della velocità massima del monopattino (specialmente per quelli di proprietà) potrebbero essere utili a ridurre il numero di incidenti ed i loro effetti”.