La vita sulla Terra esiste da miliardi di anni. Un lunghissimo periodo durante il quale l’evoluzione ha giocato con la forma e il colore degli animali, alcune volte decisamente esagerando con la fantasia. Circa 300 milioni di anni fa, per esempio, in mare avremmo potuto trovare il cosiddetto “mostro di Tully”. La descrizione precisa di questa incredibile creazione dell’evoluzione, lungo circa 30 centimetri, è molto recente ed è stata curata dagli scienziati dell’Università di Yale che ne hanno studiato i fossili rinvenuti in una cava di carbone del nord dell’Illinois.
Mostro di Tully
Si tratta di un vertebrato con il corpo vagamente simile a quello di una seppia prolungato da una sorta di proboscide che si chiudeva con una bocca dotata di più file di denti. Una menzione particolare meritano gli occhi che erano posizionati a metà del corpo, uno per lato, installati alle estremità di una staffa ossea. I ricercatori hanno concluso che il Tullimonstrum gregarium, questo il suo nome scientifico, fosse dotato anche di branchie e di notocorda, un rudimentale esempio di sistema nervoso. Di questo strano animale oggi sulla Terra restano solo i suoi fossili e qualche segmento di Dna che è finito nel codice genetico delle moderne lamprede.
Riferimenti: Yale Univerisity
Credit immagine: Sean McMahon, Yale University