La scoperta dell’elisir di lunga vita è ancora lontana. Anche gli antiossidanti sembrano non servire a molto se l’idea è quella “allungare” le nostre prospettive. Infatti, secondo una revisione sistematica della Cochrane Collaboration, che ha riunito i dati provenienti da 67 ricerche (condotte su un totale di oltre 200mila persone), non esiste alcuna prova che gli antiossidanti abbiano un qualche effetto sulla durata della vita, e molti dei risultati finora ottenuti sono in disaccordo.
L’opinione comune che gli antiossidanti possano avere effetto sulla durata della vita proviene da studi condotti su animali o su persone in cui si dimostra un loro effetto nel contrastare l’azione dei radicali liberi. Altri studi, però, hanno dimostrato la totale mancanza di risultati positivi in tal senso, o l’esistenza di effetti persino potenzialmente pericolosi.
La revisione, pubblicata su Cochrane Library, è stata condotta sulla base di un protocollo utilizzato per discriminare gli studi affetti da errori sistematici (bias). In questo modo sono state escluse le ricerche che, per il modo in cui sono state concepite e condotte, potevano favorire un determinato risultato (solitamente quello cercato) a scapito di un altro. Così sono stati estratti solo i dati davvero “genuini” dagli studi migliori, e considerati poi nel loro insieme.
“La nostra ricerca ha dimostrato, semmai, un aumento del tasso di mortalità nel gruppo che ha assunto beta carotene, vitamina A e vitamina E rispetto al gruppo che ha assunto il placebo”, spiega Goran Bjelakovic, ricercatore che ha completato lo studio presso la Trial Unit dell’ospedale dell’Università di Copenaghen (Danimarca), “e non ci sono indicazioni che la vitamina C e il selenio abbiano effetti positivi o negativi. In conclusione i dati che abbiamo a disposizione non supportano l’uso di integratori a base di antiossidanti nella popolazione sana o per pazienti con determinate malattie”. (c.c.)