Dal 1° gennaio sono in vigore nuove regole per l’energia prodotta nei piccoli impianti da fonti rinnovabili. Con la delibera 74/08 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha infatti cambiato le modalità di funzionamento e le condizioni tecnico-economiche per il meccanismo di “scambio sul posto” (Ssp).
Con questo sistema, chi ha installato in casa degli impianti alimentati da fonti rinnovabili o da cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica ed energia termica) può immettere in rete l’energia elettrica prodotta e non consumata immediatamente, per utilizzarla in momenti successivi, quando effettivamente necessario (vedi Galileo, Centrali fai da te).
Fino allo scorso anno, il servizio era gestito dai diversi distributori territoriali, quindi con modalità non uniformi. Dal 2009, invece, il servizio di scambio sul posto è erogato dal solo Gestore dei servizi elettrici (Gse), secondo modalità uniformi per tutto il sistema nazionale. Obiettivo del nuovo sistema è “garantire una maggiore semplicità contrattuale, più trasparenza ed efficacia di gestione e la corretta valorizzazione economica dell’energia elettrica immessa e consumata”, come si legge nella delibera dell’Autorità. Il nuovo regime, che si applica agli impianti di produzione da fonti rinnovabili con potenza fino a 20 chiloWatt e a quelli da cogenerazione fino a 200 chiloWatt, prevede infatti un unico prezzo fisso incentivante, la cosiddetta tariffa fissa onnicomprensiva.
La novità più importante, infatti, è che la compensazione fra le differenze positive o negative (saldi) di energia prodotta e consumata non sarà più calcolata sulla base dei chilowattora prodotti e consumati, ma sul valore economico dell’energia. Ciò rappresenta un vantaggio in quanto i saldi positivi (quando cioè la produzione è maggiore rispetto ai consumi) avverranno in ore in cui il prezzo dell’energia è alto. Al contrario i saldi negativi (produzione inferiore ai consumi) sono previsti in ore in cui il prezzo dell’energia è minore (ore serali e notturne, quando non vi è insolazione).
I soggetti che usufruiscono già del servizio di scambio sul posto dovranno presentare domanda al Gse entro il 31 marzo 2009 per stipulare una nuova convenzione. Il nuovo regime, precisa il Gse, non comporterà nessuna modifica delle modalità di ottenimento e di erogazione dell’incentivo previsto per gli impianti fotovoltaici in base al Conto Energia, né alcuna spesa. Anzi, ci sarà un vantaggio: il credito di energia prodotta ma non utilizzata maturato alla fine dell’anno non scadrà più a distanza di tre anni, come previsto fino ad oggi, ma potrà essere riscosso senza limite temporale. Nel caso degli impianti da produzione da cogenerazione, si può scegliere se recuperare il credito negli anni successivi sotto forma di energia prelevata, oppure di incassare l’equivalente in denaro alla fine dell’anno nel quale è stato maturato il credito. Tutti i dettagli su gse.it. (r.p.)