Dopo essere rimasto oscurato per oltre 20 anni, il cielo di Roma ha ricominciato a splendere nella cupola del nuovo Planetario, inaugurato pochi giorni fa all’interno del Museo della Civiltà Romana all’Eur. Immagini statiche, animazioni tridimensionali e musica in sottofondo che accompagna la visione di stelle e pianeti sono le caratteristiche principali del nuovo apparecchio, che assomiglia a una grande sfera di metallo nel mezzo di una sala circolare. “Il Planetario è da sempre uno dei luoghi che più stimolano l’immaginario scientifico”, ha raccontato Vincenzo Vomero, sovrintendente dei progetti scientifici del Comune di Roma, “e da tempo si sentiva la mancanza di una struttura di questo tipo nella città”. Ora il pubblico avrà la possibilità di scoprire i segreti della volta celeste comodamente sdraiato in grande poltrone.
Costato quasi un milione di euro, e situato in una sala di ben 300 metri quadri, coperta da una cupola del diametro di 14 metri, il Planetario può ospitare 100 visitatori, a cui vengono offerti spettacoli tematici e osservazioni del cielo di Roma. “Il nostro obiettivo”, spiega Gabriele Catanzaro, uno dei responsabili scientifici del progetto, “è offrire al pubblico un viaggio nello spazio che va oltre le possibilità dello schermo. Grazie alla tecnologia ottica e digitale di cui disponiamo, possiamo far interagire la volta del cielo stellato con immagini di stelle e galassie, o simulazioni tridimensionali del movimento di satelliti e pianeti”. L’effetto è affascinante, oltre a rendere ancora più semplice la comprensione di molti fenomeni astronomici. “In futuro vorremmo realizzare spettacoli sempre più specifici”, conclude Catanzaro, “in modo da offrire al pubblico un’ampia scelta, dalla simulazione delle stelle che potranno vedere la sera stessa nel cielo di Roma, alla spiegazione degli eventi che animano lo spazio che ci circonda”.
Le sorprese nascoste nell’edificio di piazza Giovanni Agnelli all’Eur non finiscono col Planetario. La sua inaugurazione infatti è stata accompagnata dall’apertura del Museo Astronomico, un vero viaggio dalla Terra allo spazio attraverso postazioni interattive, vetrine e la ricostruzione a grandi dimensioni dei pianeti del nostro Sistema Solare. “Abbiamo cercato di andare oltre alla struttura classica di un museo”, racconta Stefano Giovanardi, anche lui responsabile scientifico del progetto. “Quello che si presenta ai visitatori vorrebbe essere un Teatro Astronomico, ricco di immagini, modelli e giochi interattivi. La struttura che abbiamo pensato è quella di un viaggio, di sala in sala, che offra la sensazione di visitare lo spazio, prima sui pianeti che circondano la Terra, poi nello spazio interstellare a distanze cosmiche sempre maggiori. Fino ad arrivare all’ultima sala, dove un lungo corridoio simula il passaggio attraverso un buco nero verso l’uscita”. Tra le attrazioni principali, un orrery, ovvero una ricostruzione tridimensionale del movimento Terra – Luna attorno al Sole che mostra eclissi e variazioni stagionali, e un grande geode video, composto da venti schermi che, moltiplicati su vari specchi, proiettano immagini dell’osservazione stellare nella storia.
Il calendario dell’osservazione dello spazio è già ricco di eventi. Gli spettacoli sono in programma al mattino (alle 9.30, 11.00 e 12.30) e nel pomeriggio del sabato e della domenica (alle 15.00, 16.00 e 17.30), ma l’obiettivo è quello di aprire le porte di Planetario e Museo anche per appuntamenti serali e notturni. “Nel frattempo stiamo pensando a eventi speciali dedicati ai bambini”, annuncia Gabriele Catanzaro. “Il primo in programma è per sabato 5 giugno alle 11.00, si chiama I racconti del Dottor Stellarium, ed è uno spettacolo interattivo dedicato proprio ai più piccoli”. Naturalmente il Planetario non si lascerà sfuggire il principale evento astronomico in arrivo nei prossimi giorni: per il transito di Venere dell’8 giugno sono infatti già in programma speciali proiezioni. Per prenotarsi il numero telefonico è 06.82077304.