La malaria continua a colpire, facendo ammalare ogni anno circa 700 mila bambini e svariati milioni di persone, soprattutto nei paesi più poveri. Infatti, come denuncia l’Oms, i programmi sanitari per arrestare la malattia o tenerla sotto controllo sinora hanno funzionato soltanto nei paesi più sviluppati. Elaborare una nuova strategia che coinvolga sia il settore pubblico che quello privato è l’obiettivo del Fourth Global Partnership Meeting to Roll Black Malaria in corso in questi giorni a Washington. Il convegno, ospitato dalla Banca Mondiale, riunisce esperti di 21 paesi del mondo colpiti dalla malaria, ma anche rappresentanti delle Organizzazioni non governative, industriali, fondazioni e istituti di ricerca.. “Dobbiamo dare alle popolazioni gli strumenti per difendersi. Sappiamo che in Asia, America Latina e Africa, la malaria può essere sconfitta con le risorse adatte” – spiega James Wolfensohn, presidente della Gruppo della Banca Mondiale. Per questo i rappresentanti dei paesi riuniti al meeting di Washington propongono di lavorare a livello locale con le organizzazioni non governative e i privati per sconfiggere la malattia e con i governi per trasformare i programmi locali in strategie nazionali. La speranza è di riuscire a dimezzare l’estensione della malattia entro il 2010. (p.c.)