Un comune e poco costoso farmaco già in uso per la cura contro alcuni parassiti in Africa: l’ivermectina. È questo il farmaco che potrebbe essere utilizzato per frenare drasticamente la trasmissione della malaria, come ha mostrato uno studio condotto da ricercatori del Senegal e della Colorado State University, pubblicato nell’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la malaria è una malattia che uccide ogni anno quasi 800mila persone. È diffusa principalmente nelle zone dell’Africa sub-sahariana e dell’Asia sud-orientale, e colpisce particolarmente i bambini. Al momento ancora non esiste una cura contro questa malattia e le misure adottate per arginare la sua diffusione – dormire sotto reti trattate con insetticidi, spruzzare gli ambienti con anti-zanzara – non sono efficaci in ambienti aperti.
Lo studio, condotto in alcuni villaggi del Senegal, ha mostrato che il farmaco ivermectina, che era stato amministrato per combattere il parassita che causa l’oncocerciasi o cecità del fiume, ha ucciso il 79 per cento delle zanzare portatrici di malaria. Sviluppata per la prima volta dall’azienda Merck nel 1975, l’ivermectina è un farmaco comunemente utilizzato contro diversi parassiti, tra cui quelli che causano l’elefantiasi, una malattia trasmessa dalle stesse zanzare che diffondono la malaria. Il farmaco è inoltre usato per la prevenzione contro parassiti intestinali in molti animali domestici e nella difesa dei bambini da insetti comuni come i pidocchi o gli acari che causano la scabbia.
“È chiaramente un farmaco multi-uso”, ha dichiarato Brian D. Foy, biologo alla Colorado State University, uno degli autori dell’articolo. Successivi studi su popolazioni più ampie saranno necessari per testare la validità di tale lavoro; tuttavia, questi risultati suggeriscono chiaramente la possibilità di utilizzare tale farmaco per ridurre la trasmissione della malaria durante le epidemie.
Un’altra recente scoperta volta a contrastare la trasmissione della malaria riguarda la protezione da parassiti delle risaie. I campi di riso sono infatti un ambiente ideale per la proliferazione di zanzare portatrici di questa malattia. Studiosi della Wageningen University e del Kenya Medical Research Institute hanno dimostrato che la stesura di uno speciale film di polidimetilsiloxano o PDMS, nome commerciale Aquatain, riduce l’emergenza malarica da risaie fino al 93%, senza peraltro influenzare la qualità dell’acqua e la crescita e lo sviluppo del riso. Lo studio è pubblicato su PlosOne.
Riferimenti: Am J Trop Med Hyg 2011 vol. 85 no. 1 3-5 DOI: 10.4269/ajtmh.2011.11-0160
PLoS ONE, 2011; 6 (6): e21713 DOI: 10.1371/journal.pone.0021713
Photo Credit: Kevin Kobylinski