296 voti a favore e 6 contrari: così la Camera dei deputati ha appena dato il via libera alle Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie. Una proposta di legge presentata ad aprile da Paola Binetti con l’obiettivo di aiutare le persone colpite dai disturbi dello spettro autistico, che si basa, come spiega La Stampa, su tre punti.
Anzitutto, la legge appena approvata prevede l’aggiornamento triennale delle Linee di indirizzo per prevenzione e cura, che non si limiteranno all’infanzia, ma anche all’adolescenza e alla vita adulta del paziente autistico. Inoltre, l’autismo sarà inserito nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ossia “le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket)”, cosa che dovrebbe garantire uniformità di trattamento sanitario in tutte le regioni. Il terzo punto della legge prevede che il ministero della Salute promuova la ricerca in campo biologico e genetico, per comprendere le cause della malattia e identificare possibili approcci terapeutici, ma anche riabilitativo e sociale, per aiutare i pazienti e i loro familiari.
In Italia, come riporta la Fondazione Oltre il labirinto onlus, oltre 400mila persone soffrono di disturbi dello spettro autistico e circa un bambino su 150 presenta questo disturbo. L’incidenza della malattia, purtroppo, sembra essere in aumento: alla fine di marzo 2014, infatti, il Centre for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense ha pubblicato una serie di dati che evidenziano una crescita del 30% in due anni dei casi di disturbi dello spettro autistico. Si tratta, comunque, di dati da prendere con le pinze, dal momento che oggi abbiamo strumenti più raffinati per diagnosticare la malattia rispetto al passato.
Via: Wired.it
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