Pappagalli cacatua, l’ingegno in punta di becco

pappagallo cacatua

Il bisogno aguzza l’ingegno, anche quello dei sempre più sorprendenti pappagalli cacatua. Già noti per le loro abilità di scassinatori, i pappagalli indonesiani hanno ora dato prova di capacità astrattive e manipolatorie, se così si può dire, ritagliando con precisione del cartone per ricavarne strumenti perfettamente adatti allo scopo.

Non solo Homo faber

Da tempo ormai sappiamo che l’uso di strumenti per soddisfare bisogni primari, come il nutrirsi, non è una esclusiva umana ma è comune a specie anche molto diverse tra loro, dai primati ai polpi. Di solito si tratta dell’utilizzo di oggetti reperiti tal quali nell’ambiente: una pietra, un bastoncino, un guscio. In questo campo, tra i più brillanti ci sono senz’altro uccelli come i corvidi e i pappagalli, che hanno dimostrato di possedere inaspettate abilità di problem solving. Un cacatua, per esempio, è riuscito a “scassinare” una scatola  assicurata da puntine e catenacci per liberare una noce, e altrettanto abili si sono dimostrati alcuni corvidi allevati in cattività. Ma che dire della capacità di costruire strumenti?

Pappagalli cacatua, artigiani col becco

Gli autori di uno studio pubblicato su PlosOne hanno voluto verificare se i pappagalli cacatua (Cacatua Goffiniana) sono capaci di modificare il materiale a disposizione per adattarlo allo scopo e, se sì, con quanta accuratezza. Nel loro esperimento, sei cacatua sono stati messi alla prova davanti a una scatola di plexiglass contenente un bocconcino prelibato, raggiungibile attraverso un piccolo foro e avendo a disposizione un pezzo di cartone. La verifica è stata doppia: in un caso, variava la distanza a cui era posto l’oggetto del desiderio, nel secondo caso,  a variare era l’ampiezza dell’apertura che consentiva l’accesso al cibo.

Con gran soddisfazione dei ricercatori, tutti e sei i pappagalli sono stati perfettamente in grado di valutare quanto dovesse essere lungo lo strumento per far rotolare il cibo verso un foro di uscita, e anche di perfezionarlo se il primo tentativo falliva. Accorciandolo o allungandolo con una precisione millimetrica, come si vede nel video allegato allo studio.

I ricercatori hanno anche identificato due diverse tecniche impiegate dai pappagalli cacatua in parallelo: il taglio per lungo, eseguito con entrambe le mascelle, e la piegatura, utilizzando solo la parte superiore del becco. In effetti, spiegano gli autori dello studio, solo la prima si è rivelata efficace: gli uccelli non sono stati in grado di piegare il pezzo di cartone per adattarne la larghezza al foro, come richiesto nel secondo esperimento. Ma questo fallimento, spiega Alice Auersperg dell’Università di Vienna, è dovuto ai limiti imposti dalla struttura anatomica del becco del pappagallo e alle caratteristiche del materiale usato.

L’abilità di riarrangiare oggetti in risposta alle situazioni ambientali circostanti implica un investimento cognitivo notevole ed è spesso indice di innovazione e creatività. “Ci sono ancora molti aspetti da investigare”,  dice Auersperg, “ma il nostro studio ha aggiunto un importante tassello alla comprensione della capacità intellettive dei pappagalli cacatua, che hanno dato prova di significative capacità di astrazione logico-spaziale e di comprensione causa-effetto”.

Riferimenti: Auersperg AMI, Köck C, O’Hara M, Huber L (2018) Tool making cockatoos adjust the lengths but not the widths of their tools to function

Credit: Goffin Lab, University of Veterinary Medicine Vienna

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