Gli psicopatici sembrano essere più bravi a imparare l’arte della menzogna. Lo rivelano i risultati di uno studio condotto presso l’Università di Hong Kong, secondo cui chi mostra elevati tratti psicotici ha una maggiore capacità cognitiva per elaborare le bugie, riuscendo quindi a mentire con più facilità.
La psicopatia è un disturbo caratterizzato da comportamenti devianti o aggressivi, egocentrismo, deficit di empatia e rimorso, ma anche da una spiccata propensione alla menzogna. Alcuni ricercatori dell’Università di Hong Kong, per capire se effettivamente gli psicopatici fossero più predisposti a mentire e/o imparassero meglio degli altri hanno reclutato – utilizzando un questionario adatto a valutare la presenza di psicopatia in ambiente non clinico – 52 studenti universitari. Di questi 23 hanno mostrato bassi tratti psicotici, mentre in 29 hanno mostrato elevati tratti psicotici.
Agli studenti di entrambi i gruppi sono state mostrate una serie di fotografie di volti familiari e sconosciuti ed è stato chiesto loro di dire, in seguito a un’indicazione dei ricercatori di rispondere in modo veritiero o con una bugia, se conoscevano o meno la persona nella foto. Durante l’esperimento i ricercatori hanno osservato, mediante risonanza magnetica funzionale – una tecnica di imaging che consente di valutare la funzionalità di un organo o un apparato – l’attività cerebrale degli intervistati e misurato i loro tempi di reazione nel fornire la risposta. In seguito, gli studiosi hanno sottoposto gli intervistati a due sessioni di esercizio, in cui hanno tecnicamente insegnato loro a mentire e successivamente hanno ripetuto l’esperimento con le fotografie, al fine di valutare eventuali cambiamenti nella velocità di risposta.
Dai risultati non è emerso nessun cambiamento nella velocità di risposta tra gli individui con bassi tratti psicotici. Al contrario, gli individui con elevati tratti psicotici hanno mostrato un miglioramento dei tempi di risposta: in sostanza, questi soggetti hanno imparato a mentire più velocemente.
“La psicopatia è caratterizzata da falsità e manipolabilità, ma le evidenze fino a ora non avevano chiarito se gli individui con elevati tratti psicotici tendessero a mentire di più o meglio degli altri. I nostri risultati mostrano che le persone con elevati tratti psicotici possono imparare meglio a mentire” afferma Robin Shao, uno degli autori dello studio.
Quando si mente, infatti, le informazioni vere devono essere soppresse e invertite, per cui vengono attivati una serie di processi cerebrali, tra cui l’attenzione, la memoria, il controllo inibitorio e la risoluzione dei conflitti. Tutti processi che sono risultati ridotti nei soggetti con psicopatia – come a indicare un’assenza di barriere alla menzogna – mentre negli altri l’attività cerebrale legata alla bugia era aumentata. Uno sforzo aggiuntivo che il loro cervello ha dovuto fare per elaborare risposte non vere e che secondo i ricercatori potrebbe giustificare il non aver migliorato i tempi di risposta. Saranno però necessari ulteriori studi affinché i risultati, ottenuti su un campione di soli studenti universitari, possano essere generalizzati anche ad altri gruppi di persone con tratti psicotici.
Riferimento: Translational Psychiatry