Un meteorite, dinosauri e cianobatteri con Perseverance su Marte

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(Foto: NASA/JPL-Caltech)

Dopo un lungo viaggio cominciato lo scorso 30 luglio, il rover della missione Mars 2020 Perseverance è finalmente arrivato su MarteAmmartato esattamente alle 21:56 del 18 febbraio nel cratere Jezero, comincerà a studiare la superficie del Pianeta rosso. Oltre alle innovative tecnologie e strumenti di analisi supersofisticati, che lo aiuteranno a dare la caccia a qualsiasi prova che possa indicare possibili segnali di vita nel passato, Perseverance ha portato con sé anche 5 misteriosi oggetti, tra cui messaggi in codice, microchip, immagini di dinosauri e cianobatteri e un omaggio a chi è in prima linea nella lotta al coronavirus. Ecco di cosa si tratta.

Messaggi in codice su Perseverance

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Non è una novità che la Nasa segua questa tradizione, ovvero di equipaggiare i suoi veicoli diretti nello spazio con oggetti speciali. Ricordiamo, per esempio, che a bordo dei veicoli lanciati negli anni ’70, Pioneer 10 e 11, c’erano una targa che raffigurava la posizione della Terra nella galassia e un’immagine di un uomo e una donna. Ideata di Carl Sagan, l’intento era quello che qualsiasi forma di vita extraterrestre che avesse trovato i veicoli sapesse come siamo fatti e dove poterci trovare.

Oggi, uno degli oggetti a bordo di Perseverance rende proprio un omaggio a questa storia: questa volta, sul rover, è stata fissata una targa che raffigura la Terra, il Sole e Marte, tutti uniti da linee in codice Morse che recitano “Explore as one”. Nella targa, inoltre, ci sono tre microchip contenenti oltre 10 milioni di nomi dell’iniziativa Send Your Name To Mars. Una vera e propria usanza della Nasa, visto che anche Curiosity ne aveva portati con sé circa 1,2 milioni. Nei microchip ci sono anche 155 saggi dei finalisti del concorso Name the Rover, per decidere appunto il nome del rover dell’agenzia spaziale, vinto poi da Alex Mather, il ragazzo che ha proposto Perseverance.

Un omaggio alla lotta contro il coronavirus

Il 2020 sarà ovviamente ricordato per la pandemia del coronavirus. E per riconoscere le sfide affrontate dal mondo e rendere un omaggio a chi a combattuto in prima linea nella lotta al coronavirusPerseverance sfoggia sul suo lato sinistro una speciale targa in alluminio, dov’è stata incisa l’immagine della Terra, sostenuta dal Bastone di Ascelpio, un antico simbolo greco associato alla medicina.

Motti e immagini

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Oltre a questi oggetti decorativi, a bordo del rover ci sono anche alcuni strumenti funzionali. Tra questi c’è Mastcam-Z, una telecamera, che ha la possibilità di zoomare, che ha il compito di catturare a colori immagini panoramiche e stereoscopiche del Pianeta rosso. Sulla telecamera c’è il messaggio “Joy of Discovery” (gioia della scoperta) scritto in diverse lingue e un altro motto “Two Worlds, One Beginning” (due mondi, un inizio). Sempre come omaggio ai veicoli Pioneer, inoltre, ci sono immagini delle prime forme di vita sulla Terra come i cianobatteri, una felce, un dinosauro e, infine anche disegni stilizzati di un uomo e di una donna.

Una moneta speciale

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Il rover porta nascosta anche una moneta speciale, che la Nasa ha definito come il geocache “più distante di qualsiasi altro”. Ci si riferisce, infatti, al geocaching, un tipo di caccia al tesoro in cui i partecipanti usano un ricevitore Gps per nascondere o trovare dei contenitori (i geocache, appunto). La moneta fa parte dello strumento Sherloc (Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics & Chemicals), che si basa su tecniche di spettrofotometria nell’Uv, su cui è inciso anche l’indirizzo (221b Baker Street a Londra) del famoso detective da cui prende il nome. Sullo strumento ci sono anche un frammento di un meteorite marziano e altri quattro campioni di materiali usati per le tute spaziali, che serviranno a capire quanto riusciranno a resistere sulla superficie del pianeta rosso.

Un meteorite marziano

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L’ultimo oggetto, invece, è stato nascosto nello strumento SuperCam, uno strumento di produzione di immagine che consentirà di analizzare la composizione chimica e studiare la mineralogia. Si tratta di un frammento di un meteorite marziano davvero speciale, che aveva precedentemente fatto un viaggio di andata e ritorno sulla Stazione spaziale internazionale.

Via: Wired.it

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Credits immagini: NASA/JPL-Caltech