Tatooine è il nome del pianeta di origine di Luke Skywalker in Guerre Stellari, dal quale si possono osservare due soli. Ma che un pianeta orbiti attorno a due stelle non è un’invenzione fantascientifica, ma una possibilità conosciuta dagli astronomi, che chiamano questi pianeti circumbinari o, appunto, per gioco Tatooine, in onore alla famosa saga cinematografica. Il telescopio spaziale Kepler, utilizzato per scoprire nuovi pianeti simili alla Terra, ha permesso ad un gruppo di astronomi di identificare un nuovo pianeta circumbinario, Kepler-1647 b, il più grande mai osservato. Lo studio, pubblicato su Astrophysical Journal, è riassunto in un video.
Innanzitutto, come si fa a scoprire nuovi pianeti? Un metodo è quello di osservare variazioni nella luminosità di una stella che possono indicare il transito di un pianeta, ma questo è solo l’inizio. Infatti, dopo queste prime osservazioni comincia una serie di operazioni, svolte da software, che verificano se si tratti realmente di un pianeta e possono durare anche parecchio tempo. Kepler-1647 b non è stato un’eccezione: infatti, le prime osservazioni del pianeta, la cui scoperta è stata annunciata il 13 giugno durante un incontro dell’American Astronomical Society, risalgono al 2011. “Trovare pianeti circumbinari è più difficile rispetto a trovare pianeti che ruotano attorno ad una stella singola” spiega William Welsh, uno degli autori dello studio “Il loro transito è irregolare e può variare in durata e profondità”.
Kepler-1647 b si trova a 3700 anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione del Cigno, e ha all’incirca la stessa età del nostro pianeta: 4,4 miliardi di anni. Ruota attorno a due stelle di dimensioni non molto differenti da quelle del Sole, anche se una è un po’ più grande e l’altra leggermente più piccola.
La massa ed il raggio di Kepler-1647 b sono molto simili a quelli di Giove, il che lo rende il più grande pianeta circumbinario scoperto finora. Le notevoli dimensioni non sono però l’unico record di questo pianeta. Infatti, contrariamente ai pianeti circumbinari finora conosciuti, Kepler-1647 b è posizionato piuttosto lontano dalle stelle di riferimento, costringendo il pianeta a un periodo orbitale molto lungo, in cui un anno corrisponde a 1107 giorni. Si tratta del periodo orbitale più lungo di qualsiasi esopianeta conosciuto e anche della ragione per cui ci è voluto molto tempo a confermare la scoperta.
Una conseguenza importante del non essere vicino alle stelle è il fatto che il pianeta ricade nella zona abitabile, quella zona in cui è teoricamente possibile che su un pianeta l’acqua si mantenga allo stato liquido, consentendo il potenziale sviluppo della vita. Kepler-1647 b condivide però con Giove anche la composizione gassosa, oltre alle dimensioni, e questo rende improbabile lo sviluppo della vita. I futuri sforzi degli scienziati saranno indirizzati quindi a trovare eventuali lune di questo pianeta, per sondare se possono essere abitabili.
Riferimenti: Arxiv