Il pianto dei bimbi manda il cervello “in tilt”

(foto: Clappstar/ Flickr CC)
(foto: Clappstar/ Flickr CC)
(foto: Clappstar/ Flickr CC)

Molti genitori lo sospettano da tempo: il pianto dei bambini manda letterlamente “in tilt” il cervello. A confermarlo arriva uno studio dell’Università di Toronto, che sulle pagine di Plos One svela come gemiti e pianti dei neonati alterino il modo in cui gli adulti pensano e agiscono, producendo effetti importanti a livello cerebrale, fino a generare un conflitto tra le diverse funzioni cognitive.

“L’istinto dei genitori è qualcosa di innato, ma finora nessuno si è chiesto se ciò riguarda anche le funzioni cognitive del cervello”, spiega il co-autore dello studio David Haley. “Se avessimo solamente una reazione automatica ogni volta che sentiamo il pianto di un bimb, come riusciremmo a valutare l’ambiente circostante e trovare il miglior modo per rispondere alle esigenze del piccolo?”.

Per rispondere a questa domanda, i ricercatori hanno effettuato dei test su un campione di 12 volontari, a cui è stato chiesto di svolgere alcuni task cognitivi, come per esempio identificare i colori di una parola scritta senza concentrarsi sul significato, dopo aver ascoltato la risata o il pianto dei loro figli. Dall’analisi svolta con un’elettroencefalografia, i risultati hanno evidenziato che coloro che avevano ascoltato il pianto risultavano più lenti, prestavano meno attenzione e sperimentavano maggiormente un conflitto cognitivo nel cervello, rispetto a coloro che avevano ascoltato il proprio figlio ridere.

“Se il pianto del neonato attiva un conflitto cognitivo nel cervello, potrebbe anche insegnare ai genitori come focalizzare meglio l’attenzione”, spiega l’autrice Joanna Haley. “È questa flessibilità cognitiva che permette ai genitori di destreggiarsi rapidamente tra il bambino e le altre necessità, cosa che paradossalmente può anche significare di dover ignorare momentaneamente il bambino”.

Riferimenti: Plos One

Doi: 10.1371/journal.pone.0154283

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here