Arruolarsi volontariamente in uno studio clinico? Solo se è previsto un congruo compenso economico. La pensa così la maggioranza dei lettori di Galileo (il 44 per cento) che hanno risposto al sondaggio. Ad avvalorare l’allarme lanciato dalla Mount Sinai School of Medicine di New York, secondo cui scarseggiano i volontari umani per la partecipazione alle sperimentazioni delle nuove sostanze terapeutiche prima che vengano immesse sul mercato, c’è anche il 41 per cento dei nostri lettori, che ha paura dei possibili effetti dannosi sull’organismo e che dunque non ha intenzione di prestare il proprio corpo alla ricerca. Solo il 15 per cento di chi ha risposto, infine, ritiene che il progresso della medicina sia così importante da comportare anche qualche rischio individuale.