Premio Galileo, menzione agli scienziati anti Stamina

Anche il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, giunto alla sua ottava edizione, si occupa del caso Stamina di Davide Vannoni. Lo scorso venerdì 17 gennaio, al Centro Culturale San Gaetano di Padova, la giuria ha infatti conferito una menzione speciale a coloro che “hanno saputo utilizzare gli strumenti di comunicazione di massa in modo efficace facendo emergere il pensiero rigoroso della ricerca e della prova, che caratterizza la scienza, contro opinioni infondate e che fanno leva esclusivamente sulle speranze umane illudendo persone sofferenti”. Così, per aver saputo utilizzare gli strumenti di comunicazione di massa in modo efficace portando un po’ di ordine nell'”inganno Stamina”, la Giuria ha menzionato Paolo Bianco, la senatrice a vita Elena Cattaneo e Michele De Luca, tra i massimi staminologi mondiali, e lo storico della scienza Gilberto Corbellini.

Proprio in questi giorni, gli accademici hanno scritto una lettera aperta nella quale puntano il dito contro la trasmissione televisiva “Le Iene” di Italia 1, che spesso si è occupata della vicenda, definendola “un esempio eclatante di irresponsabilità nella pratica della libertà d’informazione, da cui sono venuti danni irreparabili a persone e alla sanità pubblica”. Mescolando finzione e realtà, accusano i ricercatori, sono state asserite circostanze insussistenti per manipolare e spettacolarizzare le sofferenze di malati e parenti. Viceversa, continuano gli scienziati, i fatti provati che condannavano Stamina sono stati trasfigurati. Sono stati letteralmente ribaltati e proposti come una “dimostrazione” della “falsa propaganda del potere costituito” o di non meglio precisati “interessi di potenti multinazionali”, condendo il tutto con impressioni o sensazioni mosse dalle più viscerali e irrazionali emozioni.

La Giuria scientifica, presieduta quest’anno da Nicoletta Maraschio docente di Storia della lingua italiana a Firenze e Presidente dell’Accademia della Crusca, ha anche decretato la cinquina finalista di quest’anno. Si tratta di Marco Ciardi, Terra. Storia di un’idea (Laterza 2013), Adriano Zecchina, Alchimie nell’arte. La chimica e l’evoluzione della pittura (Zanichelli 2012), Frans de Waal, Il bonobo e l’ateo. In cerca di umanità fra i primati (Raffaello Cortina 2013), Vincenzo Barone, L’ ordine del mondo. Le simmetrie in fisica da Aristotele a Higgs, (Bollati Boringhieri 2013) e Nicola Nosengo, I Robot ci guardano (Zanichelli 2013).

Sarà infine la Giuria popolare, composta da 2500 studenti delle superiori di tutte le province italiane, a decidere il vincitore di questo ottavo Premio Galileo, quest’anno ancora più significativo giacché cade nel 450esimo anniversario della nascita di Galileo Galilei. La proclamazione avverrà venerdì 9 maggio.

Credits immagine: brewbooks/Flickr

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here