Leggere “a braccia tese”, aumentare la luminosità dello schermo o la dimensione dei caratteri sono i primi “sintomi” che, ahinoi, stiamo invecchiando. Superati i 40 anni, infatti, la presbiopia (questo il nome tecnico del difetto di vista che corrisponde alla riduzione progressiva della capacità di mettere a fuoco gli oggetti da vicino) colpisce miliardi di persone in tutto il mondo (1,8 miliardi secondo recenti stime). La soluzione è quella di rassegnarsi agli occhiali da lettura – un cambiamento che alcune persone fanno davvero fatica ad accettare. Ma per loro oggi potrebbe esserci un’alternativa: negli Stati Uniti sta per essere immesso in commercio un collirio che, agendo sulla capacità della pupilla di contrarsi, permette di lasciare temporaneamente gli occhiali nel cassetto. Attenzione però, è pur sempre un farmaco.
Un collirio da lettura
Il nome commerciale è Vuity e si tratta di una soluzione oftalmica di pilocarpina HCl 1,25%, che agisce sfruttando la capacità naturale dell’occhio di far restringere la pupilla per compensare la perdita di elasticità del cristallino. Una goccia al giorno di questo collirio in ciascun occhio, riferisce l’azienda Allergan che l’ha sviluppato, aumenta la capacità delle persone presbiti di mettere a fuoco gli oggetti a distanze brevi e intermedie. L’effetto dura al massimo 6 ore.
Vuity, che è un farmaco che necessita di prescrizione medica, è stato testato in due trial clinici di fase 3 (Gemini 1 e 2, che hanno coinvolto complessivamente 750 persone presbiti tra i 40 e i 55 anni), che ne hanno appurato la sicurezza e l’efficacia.
Occhiali addio?
Le gocce oculari sembrano funzionare molto bene per correggere la presbiopia prima dei 55 anni e hanno dato pochi effetti collaterali non gravi (arrossamento degli occhi e mal di testa sono stati i più comuni). Come accennato, però, l’effetto è temporaneo e non è detto che non possa dare qualche disturbo. Vuity, per stessa ammissione di Allergan, può dare problemi nella messa a fuoco quando si passa dall’osservare oggetti vicini a osservare oggetti lontani, oppure in condizioni di bassa luminosità. Per questo attività come guidare potrebbero essere più rischiose, sconsigliate se la vista non risulta ben chiara.
Ogni paziente, poi, dovrà valutare con il proprio medico se sia un’alternativa praticabile per il caso specifico: la presbiopia potrebbe essere troppo importante per essere corretta dal collirio oppure possono esserci condizioni concomitanti che ne precludono l’utilizzo.
Anche i costi, poi, non sono da sottovalutare. Al momento negli Stati Uniti la spesa mensile per una persona che volesse usare il farmaco ogni giorno è di 80 dollari (circa 71 euro)
Insomma, più che sostituire gli occhiali da lettura dovrebbe essere considerato una comodità una tantum.
Foto: David Travis on Unsplash