Un antico manufatto in pietra con simboli cesellati risalente al 2300 avanti Cristo potrebbe essere una delle prime testimonianze di un linguaggio scritto nell’Asia Centrale. La scoperta da parte dell’archeologo Fredrik Hiebert, dell’Università della Pennsylvania è avvenuta lo scorso giugno fra le rovine di Annau, in Turkmenistan ed è stata presentata una settimana fa all’Università della Pennsylvania e poi alla Harvard University. Secondo gli esperti, il piccolo oggetto di pietra, inciso con quattro o cinque simboli rossi, sarebbe da attribuire a un’antica civiltà vissuta in Asia centrale più di 4000 anni fa e ribattezzata dagli archeologi con il nome di Bactria Margiana Archaeology Complex (Bmac). “Il manufatto, probabilmente un marchio fatto di antracite”, ha dichiarato Hiebert, “è la prima testimonianza dell’esistenza di una società letteraria nell’Asia Centrale”. Simili stampe venivano usate in genere nel commercio antico per marchiare i recipienti a seconda del loro contenuto e della proprietà. I simboli presenti sull’oggetto, secondo gli archeologi, sono diversi dalle scritture presenti in Mesopotamia, in Iran e nella valle dell’Indo. Alcuni di essi invece, secondo Victor Meir, specialista in linguaggi e culture asiatiche presso la Harvard University, assomigliano alla scrittura cinese, che si riteneva si fosse sviluppata diverse migliaia di anni più tardi. (r.p.)