David Cohen
Il linguaggio del corpo
Orme editori 2012, pp. 192, €16,50
Inutile perdere tempo di fronte al guardaroba, cercando di indovinare, in base a criteri del tutto arbitrari, il vestito più adatto da indossare per l’occasione tanto attesa. La camicia che trasmette serietà, la cravatta che dà autorevolezza, il tailleur che fa tanto “donna in carriera”, le scarpe con tacco 12 che non passano inosservate. Di qualunque appuntamento si tratti, colloquio di lavoro, esame universitario o cena romantica, il vecchio adagio resta sempre valido: l’abito non fa il monaco. Così le energie impiegate nell’ardua scelta della mise rischiano di andare sprecate se un impegno analogo non viene dedicato a un altro aspetto, questo sì veramente rivelatore: il linguaggio del corpo. L’espressione del viso, l’inclinazione del capo, la posizione di piedi e mani possono comunicare emozioni e stati d’animo molto meglio delle parole che accompagnano quei gesti.
David Cohen psicologo con una laurea a Oxford, membro della Royal Society of Medicine e curatore della rivista “Psychology Today, ha dedicato gli ultimi quindici anni della sua carriera ad analizzare le sfumature di questo linguaggio non verbale, che è un’eredità antica della nostra specie, di cui non si stenta a riconoscere la vera importanza. Il libro serve proprio a questo, a restituire, cioè, ai movimenti che compiamo in modo spesso inconscio lo status che il più delle volte non gli viene riconosciuto: la capacità comunicativa.
Esempi alla mano Cohen spiega in modo molto efficace il significato di alcuni gesti che la maggior parte di noi faticherebbe a considerare significativi: gambe accavallate, braccia conserte, la testa reclinata da un lato, e anche l’innocua grattatina dietro l’orecchio. “Questi movimenti”, avverte Cohen, “sono una parte importante della nostra comunicazione con gli sconosciuti, i colleghi di lavoro, amici e amanti. Per questo sarebbe bene cercare di capire meglio il linguaggio del corpo. Imparando a leggere con più attenzione le persone e ad avere un controllo su quello che vogliamo raggiungere, il nostro lavoro, le nostre relazioni sociali e i nostri affetti, la nostra vita non possono che arricchirsi”. Per tradurre serve il vocabolario. E il libro di Cohen fornisce gli strumenti chiave per comprendere ciò che dice il corpo. Ma fornisce qualcosa di più: attraverso una serie di test psicologici permette a ogni lettore di comprendere qualcosa di più sulla sua vera natura e sul suo atteggiamento. Per essere, infine, libero di scegliere cosa comunicare agli altri: essere sinceri oppure modulare i propri gesti per camuffare il proprio stato d’animo quel tanto che basta per ottenere l’obiettivo che ci si era prefissi: la buona impressione sul capo, la conquista del partner, il comizio convincente in campagna elettorale.
Il corpo, insomma, è molto eloquente. Bisogna solo saperlo leggere e Cohen ci aiuta a farlo.