Nei giorni scorsi, nel corso del meeting della Sexual Medicine Society del Nord America e dell’International Society for Sexual Medicine, è la stata presentata prima ricerca incentrata esclusivamente sulla quantità di fibre nervose localizzate nel clitoride, organo da cui scaturisce il piacere nelle donne. E mostra che ne contiene un numero enorme, più di quante credessimo. Saperlo potrebbe rivoluzionare la chirurgia plastica dei genitali, assicurano gli autori della scoperta, il team guidato da Blair Peters, chirurgo plastico e professore di chirurgia presso la OHSU School of Medicine.
Clitoride, l’organo del piacere femminile
Il clitoride è considerato il corrispondente maschile del pene, ma mentre quest’ultimo svolge anche altre funzioni, il clitoride è deputato esclusivamente al piacere. Se parliamo di sensazioni voluttuose, infatti, nelle donne l’organo più importante è questo, un’unità anatomica erettile situata nella parte superiore e anteriore della vulva, nel punto di unione delle piccole labbra. Nell’immaginario comune si considera clitoride solamente il glande, ovvero la porzione rigonfia e dalla forma conica che sporge tra le piccole labbra le cui dimensioni sono comprese tra i 3 e i 5 mm, ma in realtà, ricordano gli autori in una nota della OHSU, è presente anche una porzione interna.
L’innervazione sensoriale di questo organo è la più alta dell’organismo: sotto la sua superficie si trova il nervo dorsale che innerva tutto il muscolo perineale profondo, lo sfintere dell’uretra e il glande. Come tutti i nervi, anche il dorsale è costituito dall’associazioni di fibre nervose (gli assoni) che emergono sotto forma di radici e confluiscono in un unico tronco. Ma di quante fibre parliamo?
Il conteggio delle fibre nervose
Per capirlo, i ricercatori hanno prelevato porzioni del nervo clitorideo da sette volontari trans-masculini che hanno subito un intervento chirurgico ai genitali. I tessuti sono stati poi colorati, osservati al microscopio e mediate un software di analisi delle immagini sono state contate le singole fibre nervose. I risultati superano del 20% le vecchie stime che parlavano di 8000 fibre nervose. Secondo i ricercatori americani, infatti, sarebbero oltre 10 mila e questo senza considerare che nel clitoride non c’è solo il nervo dorsale ma anche altri nervi più piccoli quindi nel complesso sono molte di più.
“È sorprendente pensare che più di 10.000 fibre nervose siano concentrate in qualcosa di piccolo come il clitoride. È ancora più sorprendente quando si confronta il clitoride con altre strutture più grandi del corpo umano. Il nervo mediano, che attraversa il polso e la mano ed è coinvolto nella sindrome del tunnel carpale, è noto per avere un’elevata densità di fibre nervose. Anche se la mano è molte, molte volte più grande del clitoride, il nervo mediano contiene solo circa 18.000 fibre nervose, o meno del doppio delle fibre nervose che sono racchiuse nel clitoride molto più piccolo”, ha commentato Peters.
Nuovi orizzonti per la chirurgia falloplastica e labioplastica
Perché studiare le fibre nervose nel clitoride? Lo scopo, spiegano gli autori, è quello di migliorare chirurgia falloplastica e labioplastica. La prima è una procedura di chirurgia plastica per la costruzione, ricostruzione o ingrandimento del pene: si tratta di un intervento complesso che viene effettuato per risolvere difetti congeniti, alterazioni anatomiche o viene proposto alle donne che vogliono cambiare sesso. Mira a realizzare un pene esteticamente ben formato, dalle giuste dimensioni, funzionale al passaggio dell’urina, dotato di sensibilità tattile e della capacità di erezione. Un’accurata conoscenza delle fibre nervose aiuterebbe i medici a selezionare meglio i nervi da collegare e quindi aumenterebbe il successo degli interventi. Si ricorre invece alla labioplastica con lo scopo di migliorare le dimensioni delle piccole labbra dell’apparato genitale femminile. Si tratta quindi di un’operazione di chirurgia estetica intima, per la quale conoscere bene le fibre nervose aiuterebbe a ridurre i danni accidentali ai nervi.
Per ora non ci sono informazioni più dettagliate dello studio di Blair e del suo team, l’articolo con lo studio completo è in fase di revisione. Ma ci sono già idee su come proseguire i lavoro nel campo: i ricercatori, infatti, intendono studiare e contare le fibre nervose della porzione del pene da cui scaturisce il piacere.
Riferimanti: OHSU; Sexual Medicine Society del Nord America e dell’International Society for Sexual Medicine
Credits immagine: Alexander Grey on Unsplash