Stabile a livello nazionale, variabile a livello regionale. E’ questa la fotografia relativa al consumo di farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2012 che emerge dal rapporto “L’uso dei farmaci in Italia” dell’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed) diffuso oggi dall’Aifa. Se infatti il numero delle dosi giornaliere rimane complessivamete invariato (965 nel 2012 contro le 963 del 2011), persistono, come lo scorso anno, le differenze regionali, che vedono per esempio la Sicilia come la regione che consuma e spende di più (1083 dosi giornaliere per 1000 abitanti e 180,5 euro procapite) e la provincia autonoma di Bolzano come quella che consuma meno (720 dosi e 97,3 euro). Mediando invece i risultati emerge come nei primi nove mesi del 2012 ognuno abbia acquistato 22 confezioni di medicinali, per un totale di 1 miliardo e 386 milioni.
A svettare nella classifica dei farmaci più prescritti, anche qui come lo scorso anno, sono i medicinali per la cura di malattie cardiovascolari (statine e Ace-inibitori), seguiti da quelli per l’apparato gastrointestinale e i disturbi del metabolismo (come gli inibitori della pompa protonica). Seguono i farmaci per il sangue ed organi emopoietici (antiaggreganti piastrinici ed eparine) per il sistema nervoso, tra cui spicca il consumo importante di antidepressivi (come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) e l’apparato respiratorio (come antiasmatici, anticolinergici e glicorticoidi). Per quel che riguarda invece gli antibiotici (penicilline, macrolidi e fluorochinoloni i più usati) il 2012 ha visto un calo del 6,4% nei consumi; una diminuzione questa registrata per tutte le regioni, ma soprattutto in Basilicata, Molise e Liguria.
In merito alle classi di farmaci più diffusi, il rapporto Osmed fa sapere che più della metà di quelli che gli italiani hanno consumato, in termini di dosi giornaliere, sono stati medicinali a brevetto scaduto (soprattutto lansoprazolo, pantoprazolo e omeprazolo), in aumento rispetto allo scorso anno, sia per consumi che spesa, pari complessivamente al 38,4% di quella convenzionata.
Per quel che riguarda il mercato, infine, il documento diffuso oggi parla di 19,2 miliardi di spesa farmaceutica totale, tre quarti di cui rimborsati dal Sistema sanitario nazionale. Quella invece a carico dei cittadini è stata di 5.766 milioni di euro, in leggero calo dal 2011. A guidare la classifica dei farmaci che più hanno pesato sulla spesa convenzionata (in diminuzione soprattutto a causa del calo dei prezzi) sono stati la rosuvastatina (usata per l’ipercolesterolemia), il salmeterolo (usato in malattie respiratorie) e il lansoprazolo (indicato in disturbi gastrointestinali).
Riferimenti: Aifa
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