Secondo le stime più recenti, sarebbero 1010 i pianeti extrasolari finora scoperti, suddivisi in 768 diversi sistemi planetari. Ma di questi, quanti sarebbero abitabili? E quanto sono frequenti nella nostra galassia? Ce lo spiegano i ricercatori di Berkeley e della University of Hawaii che, grazie a un’analisi statistica di tutte le osservazioni effettuate dalla sonda Kepler della Nasa nei suoi quattro anni di missione, hanno potuto stimare che una stella simile al Sole su cinque ospiti pianeti grandi all’incirca come la Terra, e con una temperatura superficiale compatibile con la vita (diversamente dall’ultimo esopianeta scoperto, vedi Galileo: Il pianeta simile alla Terra). I risultati dello studio, guidato da Erik Petigura, sono stati pubblicati su Pnas.
“Sono passati quasi venti anni dalla scoperta del primo pianeta extrasolare attorno a una stella. Da allora abbiamo imparato che la maggior parte delle stelle possiede dei pianeti, e che i pianeti simili alla Terra sono abbastanza diffusi in orbite strette, con temperature troppo alte per la vita”, ha commentato Andrew Howard dell’Institute for Astronomy della University of Hawaii “Con questo abbiamo mostrato che pianeti simili al nostro sono relativamente comuni nella Via Lattea”.
Il telescopio spaziale Kepler, lanciato nel 2009 con lo scopo di trovare pianeti extrasolari con il metodo dei transiti (una leggera diminuzione della luminosità della stella causata dal passaggio del pianeta davanti ad essa), ha individuato più di 3000 candidati, fotografando 150mila stelle ogni 30 minuti per quasi quattro anni. I candidati sono assai diversi tra loro: molti sono più grandi della Terra, alcuni hanno atmosfere spesse, altri orbitano estremamente vicini alla loro stella. Per riuscire a classificarli, Petigura e i suoi colleghi hanno usato il Keck Telescope alle Hawaii: prima hanno ottenuto il maggior numero possibile di spettri elettromagnetici delle stelle, in modo da poterne ricavare la luminosità, quindi hanno calcolato il diametro dei pianeti.
I ricercatori si sono concentrati sulle 42mila stelle simili al Sole, e hanno individuato 603 candidati in orbita attorno ad esse. Di questi, 10 sono simili per dimensioni alla Terra, e hanno una temperatura che rende possibile la presenza dell’acqua sulla loro superficie. Questo non vuol dire però, che essi debbano necessariamente ospitare forme di vita, ma solo che potenzialmente potrebbero farlo.
Diversamente dalle analisi effettuate sui dati di Kepler in precedenza, questa volta i ricercatori hanno usato algoritmi capaci di inserire alcuni falsi pianeti nelle osservazioni di Kepler, per misurare quanti altri possibili candidati fossero passati inosservati. Tenendo conto di questo, gli astronomi hanno stimato che almeno il 22% delle stelle simili al Sole nella Via Lattea possiede in orbita attorno a sè pianeti delle dimensioni della Terra che si trovano nelle loro zone abitabili.
Riferimenti: Pnas doi: 10.1073/pnas.1319909110
Credits immagine: Seti