Rimosso il divieto sui vaccini Novartis

La vicenda dei vaccini antinfluenzali della Novartis – bloccati a scopo cautelativo dal Ministero della Salute alla fine di ottobre per paura di potenziali effetti collaterali e reazioni avverse si è conclusa. In una nota diffusa oggi, infatti, l’ Agenzia italiana del farmaco ha fatto sapere che il divieto di utilizzo sui vaccini della casa farmaceutica è stato rimosso. Le indagini volte a determinare la presenza o meno di problemi nei prodotti antiinfluenzali targati Novartis hanno stabilito che i lotti incriminati non sono mai stati rilasciati dall’azienda, e che quelli in commercio non presentano nessun difetto di qualità. In particolare, il provvedimento colpiva quattro farmaci: Agrippal, Fluad, Influpozzi adiuvato eInflupozzi subunità. 

La casa farmaceutica ha fatto sapere, tramite il responsabile mondiale Novartis Vaccines and Diagnostics, Andrin Oswald, di “accogliere con soddisfazione la positiva decisione delle autorità italiane. La sicurezza dei pazienti è la nostra massima priorità e abbiamo sempre avuto fiducia nella qualità dei nostri vaccini. La sicurezza e l’efficacia di Agrippal e Fluad trovano riscontro nei solidi dati clinici e di farmacosorveglianza: i nostri vaccini sono, infatti, stati ampiamente somministrati durante la stagione in corso senza, a oggi, alcuna segnalazione di eventi avversi inattesi in Europa”. 

Molto rumore per nulla, insomma? No, al contrario, come scrive l’Aifa: “ Ciò dimostra l’estrema attenzione e il rigore delle verifiche cui sono sottoposti tutti i vaccini, tali che, anche laddove si ravvisi la remota possibilità di presenza di un minimo difetto di qualità, vengono adottati prontamente provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica che riguardano non solo i lotti su cui si nutrono dei sospetti, ma tutta la produzione nel suo complesso. Tali precauzioni sono particolarmente stringenti anche, e soprattutto, perché si tratta di medicinali destinati ad essere somministrati ai cittadini sani per la prevenzione delle malattie”.

Via: Wired.it

Credits immagine: blakespot/Flickr

 

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