Sì, siamo arrivati su una cometa. Un’impresa storica (che anche Google celebre dedicando un doodle alla missione Rosetta), gioiello dell’esplorazione spaziale europea. Ma le cose laggiù, a oltre 500 milioni di chilometri di distanza non sono andate esattamente come si sperava. Qualche problema infatti si è registrato subito dopo l’atterraggio del lander Philae, quando i tecnici hanno capito che gli arpioni che avrebbero dovuto assicurare il robottino alla superficie del corpo celeste non hanno funzionato. E l’ancoraggio è invece necessario, per legare il robot alla cometa (che si muove ad alta velocità e ha una bassissima forza di gravità) e per far funzionare il driller che dovrebbe ispezionarne i sotterranei.
In attesa della conferenza (qui il live, dalla 14 italiane) di oggi in cui conosceremo meglio lo stato di salute del lander dell’Esa ecco cosa potrebbe essere successo.
L’atterraggio del lander sarebbe stato complicato almeno da due problemi. Primo: il cattivo funzionamento del sistema di discesa attiva (registrato ancor prima della separazione di Philae dalla sonda madre). Si tratta di un truster che avrebbe dovuto controbilanciare la spinta degli arpioni. Ma, secondo, anche gli arpioni, che avrebbero dovuto ancorare la sonda al suolo, non hanno funzionato, e da ieri i tecnici sono al lavoro per cercare di capire cosa potrebbe essere accaduto.
Una delle ipotesi, al momento, è che il lander possa essere rimbalzato una volta toccata la superficie ed essersi addirittura capovolto prima di ritoccarla, tanto che Stephan Ulamec dell’European Space Operations Centre (Esoc) di Darmstadt ha detto: “Forse oggi non siamo atterrati solo una volta, ma due”. Ma stamani dal profilo Twitter di Philae veniamo a sapere che gli atterraggi sono stati addirittura tre, come poi confermato dall’Esa, che conferma il funzionamento degli strumenti. Questo avrebbe anche potuto portare il lander in una posizione diversa da quella originaria. In attesa di conoscere i dettagli delle operazioni, la Bbc ha però appena fatto sapere che dopo i primi problemi ora il lander si sarebbe stabilizzato sulla cometa.
Via: Wired.it
Credits immagine: ESA/Rosetta/Philae/CIVA