“L’Italia non è più l’Italia dei Romani, né quella del Medioevo: non deve essere più il campo aperto delle ambizioni straniere, ma deve essere bensì l’Italia degli italiani”. Un conto, questa frase, è leggerla sui libri di storia, altra cosa ascoltarla nello stesso luogo dove venne pronunciata 150 anni fa.
Le parole di Vittorio Emanuele II riecheggeranno proprio nell’aula al primo piano di Palazzo Madama a Torino, che ospitò dal 1861 al 1864 il Senato del neonato Regno d’Italia.
Fedelmente ricostruita dagli scenografi del Teatro Regio sui disegni originali di Ernest Melano in occasione della mostra-evento “Sarà l’Italia” (nel capoluogo piemontese dal 18 marzo all’8 gennaio 2012), la sala in cui sedettero i grandi protagonisti dell’Unità, Cavour, D’Azeglio, Alessandro Manzoni, Alberto Cadorna, offre ai visitatori la possibilità di immergersi nell’atmosfera concitata delle fasi cruciali della vita di un paese che stava per nascere.
Scopriamo che il tricolore imperava anche nell’arredo: bianco per la struttura, verde per i tappeti, rosso per i velluti.
Con oltre 200 appuntamenti tra conferenze, dibattiti, spettacoli, l’iniziativa piemontese, che prende il nome da una strofa del canto “Suona la tromba” di Goffredo Mameli musicato da Giuseppe Verdi, è molto più che una semplice mostra. Tutto è organizzato per spedirci indietro di un secolo e mezzo: i tre discorsi di Vittorio Emanuele II, Camillo Cavour e Massimo d’Azeglio diffusi periodicamente che sembrano provenire proprio da una delle 150 sedute dell’aula, le discussioni sui grandi temi tenutesi al Senato dal 1848 al 1866 (l’abolizione del tribunale ecclesiastico, il contratto civile di matrimonio, la riforma della pubblica istruzione, l’intervento nella guerra di Crimea) riproposte negli audiodrammi, i documenti, i libri e gli oggetti personali dei senatori poggiati sui banchi che evocano episodi significativi della loro vita. Al visitatore sembrerà di rivivere quelle pagine di storia su cui a scuola si era probabilmente soffermato poco.
Un’immersione nelle acque risorgimentali che si completa con la votazione sugli argomenti del giorno: ai visitatori viene infatti chiesto di indossare i panni di un senatore del Regno, recarsi nella cabina del voto ed esprimere la propria preferenza sul tema dibattuto. Ogni mese verrà proposto uno dei grandi temi che tennero impegnati i deputati nell’aula del primo Senato d’Italia. Si può votare anche on line.