Un centro urbano di tremila anni fa è stato localizzato sotto terra nella provincia di Sharqiya, in Egitto, con la tecnica della fotografia magnetica. La scoperta, ha spiegato ai giornalisti Ahmed Gouda dell’Istituto nazionale per la ricerca astronomica, è avvenuta durante una ricognizione sui campi di grano dove in precedenza era stata individuata Qantir, la capitale della regione del Delta all’epoca di Ramsete II. Anche in quel caso a rivelare la presenza di antiche strutture murarie era stato il ‘graduometro’, uno strumento che misura la resistenza elettrica e il magnetismo nel suolo, restituendo un’immagine di ciò che vi si trova sepolto. A Qantir, su un’area di circa un chilometro quadrato, sono emersi templi, fossati ed edifici di vario tipo “che testimoniano l’alto livello di conoscenze costruttive della civiltà egizia all’epoca dei faraoni” ha detto Gouda. Che si attende altre importanti scoperte intorno alle piramidi di Saqqara e nell’area del Fayyum, due aree a sud e a sud ovest del Cairo sistematicamente analizzate dai ricercatori.(m.b.)