È il più antico sarcofago intatto che sia mai stato ritrovato. Lo ha rinvenuto nei pressi della piramide di Giza un gruppo di archeologi guidato da Zahi Hawass, segretario generale del Egypt’s Supreme Council of the Antiquities. Il sarcofago, in pietra calcarea, si trovava in una camera scavata nella roccia, su un altopiano che veniva utilizzato come cimitero durante i lavori di costruzione delle piramidi. Secondo le iscrizioni riportate sulla tomba, risale al regno di Khufu (circa 2600 a.C.) e contiene il corpo mummificato di un funzionario incaricato di supervisionare il lavoro di costruzione delle piramidi, una sorta di direttore di cantiere. Il coperchio è ancora incollato, segno che il sarcofago non è stato mai aperto in 4600 anni. Gli archeologi lo apriranno in settembre: secondo Hawass, è improbabile che contenga oggetti di grande valore, poiché il defunto non era un uomo ricco. É anche probabile che il cadavere sia decomposto, perché le tecniche di mummificazione in quel periodo erano ancora rudimentali, lontane dai livelli che avrebbero raggiunto sotto Tutankamen. (n.n.)