60%: è la riduzione del rischio di morire di tumore al seno a dieci anni dalla diagnosi per chi si sottopone allo screening mammografico, secondo un nuovo studio della Queen Mary University di Londra condotto su oltre 50 mila donne svedesi di età compresa tra i 40 e i 69 anni, in 39 anni di screening (1977-2015). E che aggiunge un tassello importante al complesso puzzle che cerca da tempo di definire al meglio i vantaggi del programma di diagnosi precoce del tumore al seno.
In Italia esiste il programma nazionale di screening per cui, ogni due anni, le Asl invitano le donne tra i 50 e 69 anni per una mammografia. Le percentuali di partecipazione sono mediamente positive, ma i numeri variano molto a seconda della regione, come anche la fascia d’età a cui ci si rivolge (dal momento che alcune regioni hanno esteso il programma, coinvolgendo le donne tra i 45 e i 74 anni).