NASI ELETTRONICI che monitorano la qualità dell’aria in corsia. Sensori nei materassi per rilevare movimenti anomali dei degenti. Stampanti 3D in sala operatoria che sfornano “parti di ricambio”. E ancora: visori per la realtà aumentata, software predittivi per la diagnostica, sistemi di geolocalizzazione delle attrezzature biomediche. Uno tsunami elettronico si sta per abbattere sugli ospedali, stravolgendone completamente i connotati. L’obiettivo è quello di renderli più efficienti e meno affollati, e di migliorare il lavoro di medici e sanitari e la qualità della degenza dei pazienti.