L’hanno chiamata un po’ banalmente e-skin, una pelle artificiale, sottile e semi trasparente, in grado di percepire variazioni di temperatura e pressione, e addirittura di autoripararsi. Proprio come la nostra pelle. Ma c’è di più: i ricercatori dell’Università del Colorado Boulder che l’hanno creata sostengono sia anche completamente riciclabile. Sebbene non sia la prima e-skin in circolazione, gli upgrade al prototipo lasciano intravvedere interessanti sviluppi e applicazioni, dalla biomedicina alla robotica.