Se la perfezione non esiste, certe volte la natura vi si avvicina molto. È il caso del soffione, una pianta che disperde i suoi semi affidandoli al vento. Il loro volo lieve e calcolato è stato colto nei dettagli dai ricercatori dell’Università di Edimburgo attraverso immagini video riprese al rallentatore. I risultati dello studio sono apparsi su Nature.
Crediti video: Oleksandr Zhdanov, Madeleine Seale via Youtube
La strategia del soffione
Il soffione, o tarassaco officinale, è una pianta dotata di semi con piccole appendici piumose e irsute, i pappi, che in caso di vento si disperdono facilmente nell’aria. Per studiarne il volo, il gruppo, coordinato da Naomi Nakayama e Ignazio Maria Viola, ha creato un tunnel verticale di vento. Grazie ad analisi effettuate con particolari tecniche fotografiche e di imaging, ricercatori hanno potuto ricostruire nel dettaglio lo stratagemma aerodinamico utilizzato dai semi per catturare il vento e atterrare in sicurezza. Scoprendo così che, in volo, intorno al seme si forma una bolla d’aria stabile, come un vortice a forma di anello.
Questo vortice, spiegano i ricercatori, è determinato dalle particolari caratteristiche del pappo. La sua porosità , ovvero il fatto che la sua superficie sia ruvida e non liscia, riesce a stabilizzare in maniera precisa questo vortice e crea una forte resistenza, tale da ottimizzare la dispersione di semi così leggeri. Così il pappo prolunga il volo e rende lieve l’atterraggio del seme, rappresentando un ottimo paracadute.
Crediti video: Madeleine Seale, Alice Macente via Youtube