I primi disegni geometrici della storia sono molto più antichi di quanto si credeva. Un team di scienziati coordinato dalla Leiden University, nei Paesi Bassi, ha infatti analizzato alcune conchiglie rinvenute nel sito di Trinil, sull’isola di Giava, e scoperto su una di queste delle scanalature a zigzag effettuate con un oggetto appuntito, probabilmente un dente di squalo. Queste incisioni sarebbero state effettuate tra i 430.000 e i 540.000 anni fa, come spiegato in un articolo su Nature, ovvero quando sull’isola indonesiana viveva l’Homo erectus.
Prima di questa scoperta le incisioni geometriche più antiche, testimonianza di capacità cognitive evolute, erano state attribuite all’Homo sapiens, comparso circa 200.000 anni fa. Inoltre alcuni studiosi pensavano che questa pratica avesse origini africane. Lo studio su Nature, oltre a mettere in discussione quanto finora noto sulle prime decorazioni geometriche, dimostrerebbe, secondo gli autori, che l’Homo erectus possedeva capacità cognitive moderne.
Era invece saputo, sulla base di studi precedenti, che l’uomo di Giava fosse in grado di fabbricarsi vari tipi di utensili complessi, per lo più in pietra, e la ricerca di Nature ne fornisce oggi un’ulteriore conferma. Anche un’altra conchiglia, proveniente dallo stesso sito archeologico, appare infatti modificata. Il bordo sarebbe stato levigato per renderlo affilato, in modo da poterla utilizzare come strumento per tagliare o scuoiare gli animali, ipotizzano gli autori dello studio.
Riferimenti: Nature DOI: 10.1038/nature13962
Credits immagine: Wim Lustenhouwer, VU University Amsterdam