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Storni agli estrogeni

Gli storni inglesi sembrano avere un vantaggio rispetto agli altri nella competizione per le femmine e il ‘merito’ è dei vermi agli estrogeni di cui si cibano quotidianamente. Il caso provocato dall’inquinamento, che non sorprende chi studia da tempo gli effetti dell’accumulo nell’ambiente di contaminanti estrogeno-mimetici (Estrogen Disrupting Chemicals, Edc), è stato analizzato da Shai Markman della School of Biosciences della Cardiff University (Gb) e colleghi, e presentato su Public Library of Science (Plos) One (qui il link alla pubblicazione). 

I ricercatori hanno sottoposto dodici storni a una dieta a base di vermi contaminati con gli estrogeni che si ritrovano nell’ambiente a causa degli scarichi industriali e domestici. Dopo qualche tempo, gli uccelli hanno cominciato a cantare più a lungo e più spesso rispetto al gruppo di controllo. E, soprattutto, hanno imparato a comporre canzoni più elaborate, conquistando un maggior numero di femmine. Non solo: negli storni contaminati, l’area del cervello correlata alla complessità del suono risulta più ampia del 13 per cento e presenta una maggior quantità di recettori per gli estrogeni, che sembra amplificare l’effetto di questi inquinanti.

I biologi, però, hanno anche constatato che gli Edc influiscono sullo stato di salute degli storni: la risposta immunitaria ad agenti patogeni è infatti inferiore del 50 per cento rispetto a quella del gruppo di controllo. I loro pulcini saranno, quindi, più cagionevoli: il fatto che le femmine li preferiscano potrebbe avere gravi ripercussioni sulla popolazione in toto, interferendo con gli ecosistemi. (mi.m)

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