Raccolta differenziata? A fatica l’Italia esce dalla situazione di stallo in cui si trovava, almeno per alcuni settori e, nonostante ci sia ancora molto lavoro da fare, sono oltre 3.2 milioni le tonnellate di carta e cartone raccolte nel 2016. A guidare questa tendenza positiva sono le regioni del Sud, secondo quanto emerge dal 22° rapporto annuale di Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica).
Dagli anni Novanta a oggi, la raccolta differenziata in Italia ha fatto enormi passi avanti. I volumi di carta e cartone raccolti sono ampiamente triplicati, passando da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate annue. La media nazionale di raccolta pro capite supera i 53 Kg/abitante e tutte e tre le macro aree italiane registrano valori positivi: il Nord, dopo lo stop dello scorso anno, ha ripreso la corsa con un + 1,5%, un aumento del 3% si registra per il Centro e il Sud, con un tasso di crescita doppio rispetto a quello del 2015, traina la ripresa con un + 8,6%.
“Dopo l’organico, sono carta e cartone il materiale più significativo in termini di volume. Il miglioramento nei tassi di raccolta è motivato essenzialmente da due fattori: la determinazione delle amministrazioni pubbliche e l’organizzazione delle società che gestiscono la raccolta secondo logiche manageriali”, afferma Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, “Ma dipende anche dalla solidità della garanzia che il consorzio dà”. Un ruolo che Comieco continua ad avere concentrandosi maggiormente sulle regioni – tutt’ora indietro nella raccolta di carta e cartone – con un più elevato bisogno di supporto, come Sicilia, Molise e Calabria.
“Comieco ha deciso di investire oltre 10 milioni di euro proprio per rendere più rapidi gli investimenti in aree e attrezzature per la raccolta e il riciclo. Questo attraverso progetti come ‘Piano per il Sud’ e ‘Bando Anci-Comieco’ che sono di carattere prettamente industriale” – continua Montalbetti – Dove la raccolta non è decollata è perché c’è scarsa determinazione delle amministrazioni pubbliche. La chiave di volta sono sempre le capacità politico-amministrative. L’auspicio è che la pubblica amministrazione faccia la sua parte, andando a modificare l’organizzazione e le sovrastrutture burocratiche che hanno impedito di prendere decisioni rapide ed efficaci. Comieco da parte sua predispone aree sensibili per la raccolta”.
Con 797 convenzioni attive, infatti, come consorzio di filiera nell’ambito del sistema CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), Comieco ha gestito nel 2016 il 47% della raccolta differenziata comunale totale e dell’avvio al riciclo in Italia. La sfida è ora quella di migliorare ulteriormente, diminuendo la percentuale di impurità della raccolta. “La questione delle impurità riguarda tutte e tre le macro aree italiane. Sicuramente la riduzione è più facile lì dove la consapevolezza della raccolta differenziata è ormai consolidata”.
Riferimenti: Comieco