Super-influenza da laboratorio

Una variante del virus dell’influenza dei polli, capace di trasmettersi da essere umano a essere umano: per i virologi di tutto il mondo è il peggior incubo immaginabile, ma qualcuno sta provando a realizzarlo in laboratorio. Si tratta di Jacqueline Katz dello US Centers for Disease Control di Atlanta, che ha illustrato il suo progetto al settimanale New Scientist.

Katz e il suo gruppo intendono realizzare una forma mutata di virus, mescolando geni di quello che causò l’influenza aviaria di Honk Kong nel 1997, in cui morirono diverse persone, e geni della più comune influenza umana. Il virus così ottenuto aiuterebbe a comprendere i meccanismi di contagio e consentirebbe di verificare con anticipo i rischi di una epidemia globale causata da mutazioni dei virus già noti.

Anche Albert Osterhaus, della Erasmus University di Rotterdam, pensa di testare virus alterati geneticamente su scimmie e roditori. Se questa sperimentazione desse risultati negativi, spiega, si potrebbe quantomeno ridurre l’influenza dei polli ad un problema di salute veterinaria. Ma la maggior parte degli esperti consultati da New Scientist non sembrano convinti dell’utilità di questo tipo di ricerche: a fronte degli altissimi rischi che comportano, infatti, questi studi non daranno indicazioni definitive sul comportamento dei virus nell’essere umano, perché i test possono essere condotti solo su cellule in coltura. (m.zi.)

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