Studiata grazie alla biocristallografia la struttura tridimensionale della monoaminossidasi B (Mao B), un enzima coinvolto nell’insorgenza della depressione e di numerose malattie neurodegenerative. La scoperta viene da un team internazionale di ricercatori della Emory University di Atlanta (Usa) e dell’Università di Pavia, ed è stata pubblicata sul sito della rivista Nature Structural Biology. Le Mao B, che si trovano sulla membrana esterna dei mitocondri, sono responsabili della degradazione dei neurotrasmettitori, in particolare della serotonina. Quantità molto alte dell’enzima sono presenti nel tessuto cerebrale di individui anziani. La superproduzione di Mao B potrebbe essere la causa, secondo studi recenti, del processo di morte cellulare (apoptosi) dei neuroni. Inoltre livelli alti sono stati rilevati nelle cellule cerebrali dei malati di Alzheimer. I farmaci inibitori di questi enzimi sono da tempo utilizzati nel trattamento della depressione, del Parkinson e, per ora solo a livello di test clinico, dell’Alzheimer. “Il nostro risultato – afferma Andrea Mattevi dell’Università di Pavia, autore principale della ricerca – rientra nell’ambito del cosiddetto “structure based drug design”, la progettazione di farmaci basata sulla conoscenza della struttura molecolare dei bersagli terapeutici. Ora che sappiamo come è fatta la Mao B sarà possibile ideare farmaci più specifici per inibire l’azione dell’enzima e aumentare i livelli di serotonina”. (f.n.)