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I fattori che influenzano la decisione di mettersi o meno in viaggio sono altri. Fra questi, la variazione nell’intensità dei conflitti, le condizioni socioeconomiche del Paese di provenienza e le catastrofi naturali. Lo dimostrano 10 anni di dati

L'Oms smentisce uno dei più diffusi luoghi comuni secondo cui i migranti portano malattie. Piuttosto, scrivono gli esperti, dovremmo offrire loro la copertura vaccinale di base per le malattie infettive

Secondo un nuovo metodo statistico, dal 1990 al 2015 il tasso di migrazione globale è stato costante. Ma, a sorpresa, circa un quarto dei flussi migratori sono di ritorno

Uno studio della Commissione Europea ipotizza che l'immigrazione sia assente fino al 2060: la popolazione europea conterebbe 75 milioni di persone in meno, avrebbe un'età media più elevata e sarebbe molto meno ricca

I richiedenti asilo non rappresentano una minaccia per le economie dei paesi europei, anzi, i dati dicono il contrario. È quanto emerge da uno studio del Centre national de la recherche scientifique in Francia

I ragazzi stranieri che praticano sport hanno più amici di quelli che non svolgono alcuna attività sportiva in orario extrascolastico. Pallacanestro e calcio sono preferiti; ma il 32% dei ragazzi di origine straniera non svolge alcuno sport fuori dalla scuola

Presentati oggi i risultati del progetto di ricerca europeo “Surf&Sound” : tre anni di lavoro per svelare le trappole del web che mettono a rischio migranti e richiedenti asilo e sconfiggere lo sfruttamento, soprattutto sessuale, in netto aumento

Paolo Pinotti del Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico dell'Università Bocconi analizza dal punto di vista statistico il legame tra immigrazione illegale e criminalità. Ecco cosa ne viene fuori

Uno studio rivela che l'aumento di immigrati non porta a un innalzamento dei tassi di criminalità. Molto dipende infatti dalla loro integrazione con la comunità che li ospita

I figli di immigrati hanno maggiori difficoltà di apprendimento rispetto ai coetanei italiani, ma laddove i rapporti sociali sono migliori cresce il loro rendimento scolastico