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L’azienda di Redmond ha chiesto al governo italiano di boicottare il software libero. Quale sarà la risposta?

Firma elettronica, carta d’identità digitale, certificati per via telematica: la società digitale avanza e solleva nuove questioni. E’ giusto che le strutture informatiche della pubblica amministrazione dipendano da software prodotti da aziende private, che non ne svelano i codici sorgente, costringendo gli utenti a utilizzare gli stessi programmi per usufruire dei servizi? Mentre dalla Francia e dalla Cina partono iniziative contro lo strapotere dei privati nell’informatica pubblica a favore del software open source, l’atteggiamento italiano rimane ambiguo. Galileo ne ha parlato con Andrea Monti, avvocato in prima linea per i diritti dei cittadini nell’era digitale

Il dipartimento di Giustizia americano medita di dividere in tre la Microsoft per frenarne le attività monopolistiche? Bill Gates non si scompone e rilancia: si sfila dalla poltrona di amministratore delegato, cedendola per altro a un fedelissimo come Steve Ballmer, conserva la carica di presidente e riveste il ruolo di capo degli “architetti” del software prossimo venturo. ” I prossimi cinque anni ci porteranno all’incredibile”, afferma il padrone di Microsoft, delineando la “casa digitale” del futuro. Con il computer al centro di tutto

E’ in corso a Washington, al Dipartimento di Giustizia americano, il processo contro la Microsoft Corporation, accusata dal Governo e da 20 stati di “abuso di posizione dominante”. Il nocciolo della vertenza sta tutto nella distinzione tra sistema operativo e software applicativo, ma le conseguenze della decisioni dei giudici influenzeranno non poco la nostra vita