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Mutilazioni genitali femminili in calo, ma c’è il rischio di un’inversione...
Mutilazioni genitali femminili: ogni giorno 8mila bimbe a rischio
Si celebra oggi la giornata mondiale contro le MGF. Una piaga che colpisce anche il nostro paese, dove si stima siano 35 mile le donne sottoposte a questa pratica
Un petalo di rosa contro l’infibulazione
Aidos e Amnesty lanciano la campagna End Fgm e la raccolta firme per chiedere ai governi europei un maggior impegno contro le mutilazioni genitali femminili
L’Onu metta al bando le mutilazioni genitali femminili
Ottenere entro l’anno una risoluzione che vieti l’infibulazione. È l’ambizioso obiettivo di un movimento che riunisce attiviste di tutto il mondo. In questi giorni in Italia, ospiti di Non c’è Pace Senza Giustizia
Non esiste una soluzione soft
Una puntura di spillo non risolve il problema. E vanifica anni di lotte contro questa pratica
Barbarie senza confini
È utilizzata in circa trenta paesi africani, soprattutto presso le comunità islamiche e i nomadi animisti, ma anche presso i cristiani e gli ebrei etiopi. La pratica della mutilazione genitale femminile si sta espandendo per effetto delle migrazioni anche in Europa. Dove sono ancora poche le leggi a tutela delle donne che si vogliano sottrarre a questa pratica. Che priva le donne del piacere e può provocare infezioni, Aids, sterilità, emorragie, e ricadute psicologiche durissime. Se ne è parlato a Roma in una conferenza presso la Camera dei Deputati
La storia di Waris
Viene dalla Somalia. E’ una top-model. E’ ricca e lavora sulle passerelle di tutto il mondo. Ma nel passato di Waris Dirie c’è un dramma che non si può dimenticare: una mutilazione genitale subita da bambina. Arrivata a circa trent’anni (la sua età precisa non la conosce nemmeno lei, perché quando è nata nessuno ha segnato la data) Waris ha scritto la sua storia in un libro divenuto best seller. E oggi gira il mondo come ambasciatrice di Face to Face, la campagna Onu contro le mutilazioni genitali femminili. Galileo l’ha incontrata a Roma e pubblica i passi più drammatici del suo racconto
Dalla parte di Eva
Escissione, infibulazione, clitoridectomia: queste forme cruente di “circoncisione” femminile colpiscono 130 milioni di donne in tutto il mondo, soprattutto nel continente africano. Ma con l’ondata di immigrazione sta diventando un fenomeno che interessa anche le strutture sanitarie e l’ordinamento giuridico delle nazioni europee. Così nascono i primi centri specializzati e si propongono nuove leggi contro questa pratica disumana. Ma quello che conta di più è sapere ascoltare la voce delle protagoniste