Tag: percezione del rischio
Sisma in Garfagnana, nessun allarme dall’Ingv
Gli esperti dell'istituto hanno solo fatto una comunicazione di routine alla Protezione civile. E' il primo effetto della condanna alla Commissione Grandi Rischi per il terremoto dell'Aquila
L’Aquila, le motivazioni della sentenza
Depositate le 940 pagine con le motivazioni della condanna agli esperti della Commissione Grandi Rischi per aver “rassicurato parte della popolazione” aquilana prima del terremoto dell'aprile 2009
Pedoni, attenti agli sms
Una ricerca americana svela come parlare al cellulare, mandare messaggi o ascoltare musica mentre si attraversa la strada siano distrazioni molto diffuse, da considerarsi pericolose tanto quanto quelle alla guida
L’Aquila, perché la sentenza non è contro la scienza
Protezione civile: la legge tuteli gli esperti
All’indomani della sentenza sul terremoto dell’Aquila si sono dimessi vertici e membri della Commissione della Protezione civile, che avverte: ora si rischia la paralisi delle attività di prevenzione e previsione
Terremoto a L’Aquila: processo alla comunicazione
Incertezze della scienza e cattiva comunicazione del rischio: perché gli esperti della Commissione Grandi Rischi sono stati condannati?
L’Aquila, chi sbagliò sul terremoto?
Il 20 settembre si apre il processo alla Commissione Grandi Rischi. Imputati sono sei ricercatori, accusati di non avere comunicato il rischio per la popolazione nei giorni che precedettero il sisma del 6 aprile 2009
Se la media non conta
Anche se il pericolo di sviluppare il tumore al seno è inferiore al valore medio, molte donne seguirebbero le terapie preventive nonostante gli effetti collaterali
La formula della paura
Morire di Sars è molto meno probabile che ammalarsi di cancro. Ma la statistica da sola non basta a rassicurare la gente
Gli europei diffidano della scienza
Più curiosi ma non sufficientemente informati. Così si sentono gli europei nei confronti della scienza. Lo ha rivelato l’ultima ricerca condotta da Eurobarometer, l’istituto di sondaggi dell’Unione Europea, intervistando 16 mila persone tra maggio e giugno del 2001. Avidi di informazioni mediche e sull’ambiente, gli europei non si fidano ciecamente della scienza né degli scienziati. E chiedono regole etiche più rigorose