Tag: religione e scienza
De Mattei? Meglio lontano dal CNR
Il sondaggio di Galileo: chi fa affermazioni in palese contrasto con l’evidenza scientifica non può fare il vice presidente di un ente di ricerca
Quando i dinosauri portavano il guinzaglio
Un libro di Roberto De Mattei, vicepresidente del CNR, nega che la Terra si sia formata in tempi lunghi, critica la datazione radiometrica delle rocce, e accenna perfino alla coesistenza dei dinosauri con l’uomo preistorico
Un’altra sindone è possibile
Due scienziati spiegano in un incontro pubblico come è possibile fabbricare copie della più celebre reliquia. Alla Casa Internazionale delle Donne di Roma il 28 maggio
Diavolo di una corrente
Nel paese siciliano gli episodi di autocombustione sono un mistero. Ma una cosa è certa: non si tratta di fenomeni paranormali
La genetica del Vaticano
Apre le porte a Roma il nuovo Istituto Mendel: una struttura unica nel suo genere in Italia, completamente dedicata alla genetica. Offrirà servizi di genetica medica al pubblico e ospiterà laboratori sofisticati per condurre la ricerca di punta. Uno sforzo costato 9 miliardi di lire. Un passo avanti nel finanziamento pubblico alla ricerca post-genoma? No, perché l’Istituto, così come i soldi che ne hanno permesso il restauro, sono proprietà della Santa Sede
Decadenza e rinascita scientifica
Per secoli l’Islam ha nutrito la cultura europea, favorendo lo sviluppo del pensiero scientifico. Per i musulmani infatti non c’è contrasto fra rivelazione e ragione. Ma proprio l’assenza di conflitto ha impedito però lo sviluppo di una scienza indipendente dalla tradizione, che si possa confrontare con quella occidentale
Intelligenze del mondo
Nel Buddismo non c’è trascendenza. Non c’è sistema teorico di spiegazione del mondo da accettare come una verità rivelata, né volontà o destino al di fuori dell’essere umano. Religione buddista e scienza si occupano di oggetti diversi con strumenti diversi ma non incompatibili perché in questo sistema filosofico non c’è separazione fra assoluto e relativo
La scienza è la nuova religione?
Gli scienziati sono ormai gli unici possibili interpreti di quella che una volta si chiamava teologia naturale: dedurre l’esistenza e gli attributi della Divinità a partire dalle Sue opere, e non dai Suoi libri. Preti e filosofi hanno passato il testimone a fisici, biologi e cognitivisti, cioè a quanti studiano il cosmo, la vita e la coscienza
Dio, un’ipotesi ingombrante
Il dialogo fra fede e scienza è un parlare fra sordi: mentre la prima offre ai credenti verità e spiegazioni complete e definitive degli eventi naturali, la seconda è animata dal dubbio e si avvale di risposte parziali o provvisorie. La scelta del laicismo non vuol dire però ignorare le incursioni della religione nei propri campi di interesse
La teologia come mediatrice culturale
Le recenti teorie cosmologiche che pongono l’uomo al centro dell’universo offrono alla teologia post-Concilio la possibilità di misurarsi con la scienza. E anche se il teologo si dovrà astenere dall’entrare nel merito dei saperi scientifici, non per questo il suo intervento sarà del tutto impertinente