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Cosa successe alle vittime dell’eruzione del Vesuvio
La gif del Vesuvio che brucia dallo Spazio
Il Vesuvio continua a bruciare
Una nuova zona rossa per il Vesuvio
Mentre nelle Eolie Stomboli erutta da giorni, la Protezione Civile ha pubblicato l'aggiornamento del piano nazionale di emergenza per il Vesuvio, estendendo la zona da sottoporre a evacuazione preventiva
Il rosso pompeiano? Era giallo
Le tinte originali dell'antica città romana erano ocra, ma l'eruzione del Vesuvio le ha trasformate nel tipico colore rosso. Una ricerca dell’Ino-Cnr spiega il perché
Ercolano, fu morte dolce
Non tutti morirono per soffocamento. Quando nel 79 dopo Cristo il Vesuvio distrusse Pompei, Ercolano e Stabia, 300 abitanti di Ercolano cercarono rifugio all’interno di alcune costruzioni in riva al mare. Non riuscirono a salvarsi, ma probabilmente morirono senza soffrire, uccisi da un’onda di calore a 500 °C che fermò i loro organi vitali prima che si rendessero conto di cosa stava succedendo. Lo ha ipotizzato in un articolo su Nature un’équipe di ricercatori italiani che ha studiato gli scheletri disseppelliti di 80 vittime. Galileo ha intervistato Alberto Incoronato, dell’Università di Napoli Federico II, responsabile delle analisi paleomagnetiche che hanno permesso di formulare la nuova ipotesi
Quel calore mortale
Uccisi da una nube bollente
Nella casa dei Casti amanti
Terremoti, piogge di lapilli, nubi ardenti che avanzavano a una velocità tra i 65 e gli 80 km/h: a 250 anni dall’inizio delle esplorazioni a Pompei, lo scavo di un edificio riesce finalmente a gettare luce sul dramma che, il 24 agosto del 79 d.C., decretò la fine dell’antica città campana. Galileo offre un’inedita esplorazione in uno dei cantieri più interessanti di Pompei: la casa dei Casti amanti. Che la Soprintendenza spera di aprire al pubblico quanto prima