Sono piccoli, piccolissimi: a stento si può riuscire a vederli ad occhio nudo questi curiosi invertebrati a otto zampette poco più piccoli di un puntino, meno di un millimetro. Eppure son capaci di farsi notare, eccome. Non fosse che per le straordinarie capacità di sopravvivenza: i tardigradi – i popolari “orsi d’acqua” – possono resistere a lungo in assenza di cibo e di acqua (oltre trent’anni), sopportare temperature elevatissime e bassissime, persino le radiazioni. E, si scopre ora, possono anche “accendersi” diventando blu fluorescenti. “E a cosa gli serve?”, si son chiesti i ricercatori indiani che per primi hanno osservato questo bizzarro comportamento in un tardigrado del genere Paramacrobiotus trovato, come molte altre specie, nel muschio (tanto che è qui che bisogna cercare nel caso si fosse interessati a conoscerli meglio, muniti di microscopio, come suggerisce una guida online) e poi esposto a raggi UV.
La biofluorescenza (da non confondersi con la bioluminescenza, possibile anche in assenza di luce) è nota in diversi altri animali, dalle alghe agli insetti e fino agli uccelli, che la usano per comunicare con i propri simili. Ma per un tardigrado, che senso può avere accendersi di luce blu? E’ forse un trucco per resistere alle radiazioni?
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— Tardigrada News (@TardigradaN) October 14, 2020
Il test con la lozione fluorescente
Per mettere alla prova questa ipotesi, gli scienziati hanno esitato a sacrificare un bel po’ di questi popolari invertebrati per produrre (frullandoli) una “lozione” che hanno poi applicato su organismi notoriamente non fluorescenti: un tardigrado non resistente alle radiazioni (Hypsibius exemplaris) e un verme (il Caenorhabditis elegans (tra i modelli animali più studiati in laboratorio). E ha funzionato: il trattamento al Paramacrobiotus ha reso entrambi gli animali resistenti alle radiazioni ultraviolette di una lampada germicida. “E’ probabile – conclude lo studio pubblicato su Biology Letters – che il Paramacrobiotus sp. utilizzi questo schermo protettivo fluorescente che assorbe le radiazioni ultraviolette pericolose ed emette luce blu non pericolosa”.
Riferimenti: Biology Letters
Credits immagine di copertina: Hypsibius exemplaris di Bob Goldstein & Vicky Madden, UNC Chapel Hill- Goldstein lab – tardigrades via Flickr CC