Da questa mattina, l’Associazione Luca Coscioni fornisce a chiunque un semplice strumento per far valere le proprie volontà in materia di fine vita. È necessario compilare un formulario in cui dovranno essere indicate le cure che si intendono ricevere e quelle a cui si vuole rinunciare nel caso si perda la capacità di prendere decisioni autonome. Una volta compilato e firmato, il documento dovrà essere autenticato da un notaio, affinché la decisione espressa abbia rilevanza giuridica.
Questa iniziativa rappresenta una risposta alla disinformazione di massa che interessa da troppo tempo la questione dei diritti civili. Di testamento biologico non si parla sui media, o lo si fa in modo distorto e ideologizzato. Le persone, invece, hanno a cuore queste tematiche e, non avendo spazio nelle piazze reali, abbiamo scelto di dar loro spazio su internet. Abbiamo avuto ragione: in poche ore siamo quasi a 1.000 testamenti biologici.
Se la Cei chiede al Governo, tramite Avvenire, di approvare la legge antiproibizionista contro il testamento biologico, noi vogliamo far capire che i cittadini la pensano diversamente. E ora, in un modo semplice, possono sottrarsi all’accanimento di Stato sul proprio corpo e all’ingerenza del Vaticano nelle questione intimamente personali.
Quanto compilato, soprattutto, ha valore legale perché si rende nota una volontà del privato che riguarda il diritto costituzionale all’autodeterminazione. Tale atto diventa rafforzato e opponibile in sede giudiziaria con l’autentica. E sulla pagina di soccorso civile del nostro sito ci sono tutte le modalità per autenticare la firma.
Filomena Gallo è avvocato e Segratario dell’Associazione Luca Coscioni.
L’associazione fornisce anche una serie di consigli e una lista di notai che partecipano all’iniziativa a tariffe scontate.
A questo link è possibile trovare gli articoli pubblicati da Galileo sul testamento biologico.