Tre, due, uno: Impatto!

Scenari apocalittici, estinzioni di massa, inverni nucleari. L’immaginario hollywoodiano ci ha abituati a questo genere di eventi, ma visitare la mostra “Impatto! Meteoriti, comete, asteroidi verso la Terra” riporta queste paure inconsce sul piano della realtà, offrendo alla vista un percorso storico e scientifico che di immaginario ha ben poco. Negli ultimi decenni, il progresso tecnologico ha fornito gli strumenti per osservare un cielo tutt’altro che statico, ricco di corpi d’ogni forma, materiale o dimensione, che sfrecciano più o meno vicino al nostro pianeta. E che qualche volta ci cadono sopra.La storia delle meteoriti, una storia che tocca l’uomo molto da vicino, è stata ricostruita in questo percorso museale, dalla preistoria a oggi, dall’associazione Globo-divulgazione scientifica, in collaborazione con il Nose dell’Università di Urbino e la regione Lombardia, al Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano. “I telescopi e le sonde spaziali costruiti negli ultimi decenni”, spiega Fulvio Belsasso, presidente di Globo-divulgazione scientifica e organizzatore della mostra, “hanno permesso di scoprire un numero sempre maggiore di asteroidi e comete. E ci siamo resi conto che il pericolo di un impatto è una possibilità molto meno remota di quanto si pensasse”.

Il primo contatto tra l’uomo e la meteorite risale alla preistoria. Nella prima sezione culturale della mostra, che ospita un innumerevole campionario di oggetti di origine celeste, si osserva infatti un primo paradosso: l’uomo preistorico lavorava il ferro prima ancora dell’avvento dell’Età del Ferro. Gli utensili che era in grado di costruire, infatti, erano spesso ricavati da meteoriti contenenti questo minerale. Nei secoli a venire, la lavorazione di pietre extraterrestri non è venuta mai meno: lo dimostra la ricostruzione dello scarabeo egizio del faraone Tutankamon (lavorato con vetri libici di 28 milioni di anni fa) e le antiche monete romane coniate in occasione della caduta di corpi celesti. Ignaro dell’origine di queste pietre, l’uomo ne è sempre rimasto colpito, spesso per i significati magici o esoterici che ne dava. Fino alla fine del ‘700, e qui si passa alla seconda sezione della mostra, nessuno credeva che esistesse qualcosa come le meteoriti. I rari eventi documentati erano interpretati come magici, come strane piogge o trombe d’aria. Alla fine del XVIII secolo, invece, si ipotizzò per la prima volta la caduta di corpi celesti sulla Terra. Ecco quindi che l’esposizione pone alla vista dello spettatore numerosi oggetti d’arte ispirati a questa ineluttabile condizione. Quadri, sculture, spade, francobolli, fumetti, persino un dipinto raffigurante Papa Giovanni Paolo II colpito da una meteorite, tutto ciò che asteroidi e comete hanno ispirato alla creatività umana. Ma la mostra “Impatto!” è anche documentazione tecnica e scientifica. Simulazioni e pannelli informativi elaborano una meticolosa ricostruzione del percorso degli asteroidi, affiancata dal filmato didattico “Comete e asteroidi: rischi di impatto con la Terra”. Dalla loro formazione, al viaggio verso il nostro pianeta, all’impatto e, infine, alle sue conseguenze. Come nel caso della famosa meteorite di 65 milioni di anni fa, che portò all’estinzione del 75 per cento delle specie viventi, tra cui i dinosauri. Un vasto assortimento di meteoriti, per la maggior parte provenienti dalla Specola Vaticana, e una ricostruzione del più grande mai ritrovato sulla Terra: la meteorite Hoba, scoperto nel 1920 da Johannes Hermanus Brits a 12 chilometri da Grootfontein, nella Namibia settentrionale.La mostra è allestita a Milano, al Palazzo Bagatti Valsecchi, via Santo Spirito 10, dal 28 settembre al 10 novembre 2002. Ogni ora e mezzo è possibile fare visite guidate comprese nel prezzo (tra i quattro e i sei euro) ed è aperta tra le 10:00 e le 13:00 e tra le 15:00 e le 19:00, con orario continuato nei giorni festivi. Per informazioni e prenotazioni si può contattare la Globo divulgazione scientifica allo 040/3755567. La mostra terminerà il proprio percorso a Roma, tra aprile e maggio.

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