Un numero sproporzionato di persone di sesso maschile potrebbe mettere a rischio la stabilità e la sicurezza della società. A lanciare l’allarme sono i ricercatori dello University College London (Ucl) e della Zhejiang Normal University in Cina, in un articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
Si calcola che solo in India e in Cina manchino attualmente 80 milioni di donne a causa della selezione sessuale, una pratica che penalizza la nascita di bambine. Si ha di conseguenza uno sbilanciamento nella popolazione, con un surplus di uomini che in futuro saranno in competizione tra loro per trovare una compagna. La mancanza di prospettive di matrimonio, secondo gli autori della ricerca, potrebbe indurre gli uomini a comportamenti antisociali e violenti e creare situazioni in cui con facilità possano insorgere crimine e terrorismo.
Nei prossimi venti anni, nei paesi (specialmente Africa e Asia) in cui resiste ancora la preferenza del figlio maschio ci sarà un 12-15 per cento di uomini in più, che non si sposerà e rischia di essere emarginato in quelle società rurali dove la famiglia rappresenta uno status sociale.
La buona notizia è che la situazione sta migliorando. Anche se permangono zone in cui la cultura tradizionale continua a favorire il fiocco azzurro, diversi paesi come la Corea del Sud hanno invece progressivamente abbandonato la pratica della selezione delle nascite. (f.i.)
