Avvistamenti e annunci sospetti, segnali inspiegabili, conti che non tornano hanno da sempre alimentato l’idea che non siamo soli. Un’idea sostenuta al tempo stesso dalla conoscenza – da quando abbiamo aperto la caccia abbiamo scovato migliaia di esopianeti, più o meno simili al nostro – e al tempo stesso da tutto quello che invece non sappiamo (nonché da una buona dose di complottismo). Perché il fatto di non conoscere implica che non si possa escludere la presenza di forme di vita extraterrestri e in buona parte che non sappiamo, laddove esistano, come debbano essere fatti questi alieni, in tutte le forme le si vogliamo intendere. L’ultimo avvistamento che aveva acceso gli animi degli appassionati del tema è avvenuto in Messico. Ad alimentare gli entusiasmi il video di uno strano oggetto che si libra nell’aria. Ma di avvistamenti analoghi, apparentemente inspiegabili, ne è piena la storia, e non di rado lo sono anche le cronache scientifiche. Solo nell’ultimo anno sono state diverse le rivendicazioni circa la scoperta di strutture aliene. Cosa ci hanno raccontato, o non ci hanno raccontato, a conti fatti queste osservazioni sugli alieni cui tanto si dà la caccia ma da cui c’è anche chi cerca di nascondersi?