I mastini inglesi possono servire a trovare dei rimedi contro la retinite pigmentosa, una malattia che causa la perdita della vista e la cecità. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del Baker Institute for Animal Health della Cornell University e del Pennsylvania’s Scheie Eye Institute (Usa). Anche i cani di questa razza, come gli esseri umani, possono essere portatori di una forma di atrofia della retina progressiva. Un difetto genetico che porta alla perdita delle cellule rod, ovvero i fotorecettori della retina, e provoca una carenza del pigmento sensibile alla luce, la rodopsina, le cui proteine, quando vengono colpite dai fotoni, innescano un meccanismo che permette al cervello di percepire luce e immagini. I ricercatori hanno osservato che la mutazione della rodopsina nei mastini inglesi causa delle disfunzioni della retina simili alla retinite pigmentosa negli umani. Uno dei risultati della scoperta è un nuovo test per eliminare il gene difettoso dagli animali portatori, in attesa di individuare quali sono i fattori all’origine della diversa evoluzione della malattia in ogni mastino. Solo dopo aver ottenuto queste informazioni si potrebbe passare all’individuazione di terapie utili per gli uomini. (i.l.c.)