Il 23% delle emissioni di CO2 prodotte a livello globale proviene dal settore dei trasporti, e di queste il 75% dipende esclusivamente dal trasporto su strada. Eppure già oggi sarebbe possibile diminuirle anche del 20%, scegliendo i percorsi più brevi e meno trafficati per consegnare le merci, e guidando in maniera più ecologica. È l’obbiettivo di eCoMove, un consorzio europeo finanziato nell’ambito del settimo programma quadro, che dopo tre anni di ricerche ha presentato i suoi risultati lo scorso 20 novembre, durante un evento tenutosi ad Aachen, in Germania.
eCoMove è una partnership che comprende 32 entità pubbliche e private, tra cui autorità dei trasporti, aziende produttrici di veicoli, società di servizi e infrastrutture, e operatori delle telecomunicazioni. L’idea alla base del progetto è quella di utilizzare un sistema di feedback tra veicoli, infrastrutture e centri di controllo del traffico, per ottimizzare i percorsi scelti dai camion in base alla destinazione e alla situazione del traffico, e raccogliere al contempo dati che permettono, a monte, di gestire più efficacemente i network stradali. Risultato: meno emissioni di CO2, e un minor consumo di carburante.
“eCoMove permetterà ai veicoli di conoscere la situazione del traffico, e di regolarsi di conseguenza, cambiando percorso e adattando la propria velocità”, spiega Jean-Charles Pandazis, coordinatore del progetto e direttore del dipartimento di ecomobilità della società di ricerca sui trasporti Ertico. “Trasferire le informazioni dai centri di controllo direttamente ai veicoli, offre la possibilità di controllare il traffico in modo estremamente flessibile”.
Il sistema è composto da diversi elementi, tra cui: un meccanismo di eco-pre-Trip Planning, che permette alle società di trasporti di scegliere per i loro veicoli l’orario e il percorso meno inquinanti e più economici; un sistema di ecoSmartDriving, che fornirà agli autisti informazioni in tempo reale sul traffico, permettendo di modificare il tragitto in base all’evolvere della situazione; un ecoMonitoring che permetteranno all’autorità del controllo del traffico di ricevere feedback dai veicoli, con cui identificare i punti critici della rete stradale; una nuova tecnologia per un pedale acceleratore “tattile”, che aiuterà i piloti ad ottimizzare il controllo della velocità, evitando brusche frenate o accelerazioni eccessive.
Stando ai risultati presentati da eCoMove, il pacchetto di nuove tecnologie dovrebbe consentire una riduzione delle emissioni di CO2 del 10% sulle strade urbane, e del 4-25% su quelle extraurbane, garantendo inoltre un risparmio di circa il 15% sul consumo di carburante.
Credits immagine: Hamed Saber/Flickr