La pianta con il fiore più grande del mondo, tipicamente dal diametro di un metro, ha finalmente un posto nell’albero filogenetico. La Rafflesia, scoperta nell’Ottocento sull’isola di Sumatra, ha impegnato per quasi 200 anni i botanici alla ricerca di trovarle una collocazione. Determinata ora da un gruppo di ricercatori statunitense, guidato da Charles Davis della Harvard University. L’annuncio della notizia è stato dato su Science.
La pianta in questione è alquanto insolita: è un parassita non fotosintetico, non presenta fusto, foglie, germogli o radici e deriva il suo nutrimento da una pianta della famiglia delle viti. Per risalire alla famiglia botanica a cui appartiene il gigantesco fiore, i ricercatori hanno utilizzato dei marcatori molecolari per analizzare 1500 coppie di basi di Dna.
L’analisi genetica ha svelato che la Rafflesia è è strettamente imparentata con la famiglia delle Euphorbiaceae, che include gli alberi che producono gomma naturale, le piante dell’olio di ricino e la radice tropicale da cui si ricava la manioca. Curiosamente, i parenti più vicini alla Rafflesia sono sono caratterizzati da fiori di pochi millimetri di diametro. La distanza tra la rafflesia ed i suoi parenti più prossimi è dovuta ad un’evoluzione accelerata che ha premesso alla pianta di ingrandire le sue dimensioni di circa 79 volte nell’arco di 46 milioni di anni. (a.n.)